Bilancio della XIII legislatura, Rini: “Il momento più difficile? Gli attacchi all’autonomia”

Il Presidente del Consiglio uscente, Emily Rini, ha tirato le somme e i numeri della legislatura appena conclusa. La crisi economica e le ripercussioni sono state il fil rouge che ha dettato le ultime azioni del Consiglio su più fronti.
Bilancio di fine legislatura per Consiglio
Politica

L’ingerenza del Governo sulla potestà legislativa della Valle d’Aosta è stato uno dei momenti più difficili affrontati dal Consiglio regionale nel corso della XIII legislatura. Questo a giudizio del Presidente del Consiglio, Emily Rini, che nel corso di una conferenza stampa, alla presenza di tutta la Presidenza del Consiglio, ha tirato il bilancio della legislatura appena conclusa.
“So che in questo momento tutti gli occhi sono puntati sulla nuova Legislatura che prenderà avvio il 1° luglio e su quelle che saranno le nuove cariche regionali, ma credo sia giusto anche offrire un momento di sintesi rispetto a quanto avvenuto nel corso di questi cinque anni” ha esordito Rini, che alla domanda se le sarebbe piaciuto continuare l’incarico, ovviamente ha scartato la risposta, e qualcuno dei presenti ha detto “questo bisogna chiederlo al piano superiore (ndr Presidenza della Giunta)”.

In quinquennio appena concluso è stato segnato dalla crisi economica e finanziaria “Cinque anni durante i quali le politiche di risanamento nazionale si sono tradotte in una significativa contrazione della capacità di spesa e in un’inedita ingerenza nella sfera di autonomia garantita dal nostro Statuto speciale – ha detto Rini – Cinque anni quindi che hanno impegnato il Consiglio regionale nell’intraprendere la sfida dell’austerità mantenendo costante l’impegno volto a coniugare il rigore dei conti pubblici con la tutela della qualità dei servizi offerti ai cittadini, il sostegno economico alle famiglie e alle imprese, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico”.

E proprio sul fronte dei tagli economici e delle politiche condotte su questo fronte Emily Rini si è detta soddisfatta dell’operato svolto dal Consiglio “abbiamo approvato all’unanimità il testo di legge che è intervenuto sulle indennità e sul vitalizio dei Consiglieri oltre che sul finanziamento ai gruppi consiliari e che ha prodotto dei risparmi sul bilancio dell’Assemblea per oltre due milioni di euro. Un’operazione quindi che non è stata di facciata, ma che è stata reale”.

Sul fronte dei costi relativi alla gestione del personale del Consiglio, questi hanno avuto un incremento del 6,74%, anche se nell’ultimo esercizio si è verificata una consistente riduzione. Le spese relative agli organismi incardinati presso il Consiglio regionale, ovvero il Corecom, l’Ufficio del Difensore civico, la Consulta per le pari opportunità e l’associazione ex Consiglieri regionali hanno subito una riduzione del 12,71%. Le spese per le iniziative culturali e promozionali hanno subito la riduzione più consistente: il 38,91%.

A chiudere il bilancio dell’attività, oltre al ringraziamento di rito a tutto il personale del Consiglio, è stato un pensiero particolare a Alberto Cerise "che ha guidato l’Assemblea per gran parte della Legislatura e dal quale ho raccolto il testimone a settembre 2012 a seguito della sua prematura scomparsa".

I numeri della XIII legislatura
Sono stati 204 gli atti normativi approvati nel quinquennio, il 50 per cento dei quali approvato all’unanimità.
Le sedute consiliari sono state 257 durante le quali sono stati trattati 2939 oggetti.
L’attività ispettiva e di indirizzo politico è stata principalmente focalizzata sulle difficoltà esistenti e sui problemi più gravi. 596 interrogazioni, delle quali 99 a risposta immediata, 1080 interpellanze, 107 mozioni – di cui 41 approvate – 125 risoluzioni, di cui 65 approvate, 17 petizioni esaminate.

La funzione legislativa ha visto 194 leggi approvate e 10 regolamenti, su di un totale di 241 atti normativi presentati. Tra questi ultimi, i disegni di legge di iniziativa della Giunta sono stati 182, le proposte di legge di iniziativa consiliare 42, le proposte di legge costituzionale 3, le proposte di legge statale 3, una proposta di legge di iniziativa popolare. Delle 42 proposte di legge di iniziativa dei Consiglieri, il 29% (ossia 12) è stato approvato, il 30% (ossia 13) respinto.
 

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