Bilancio regionale, sgravi Irpef o Irap? Lo scontro arriva in aula

Due relatori per il Bilancio regionale 2019, arrivato oggi in aula. Due visioni contrapposte su come "spendere" circa 5 milioni di euro.
Consiglio regionale  - Immagine di archivio
Politica

Il bilancio regionale partorito dalla Giunta a trazione leghista, per esser poi adottato e plasmato dal Governo autonomista, arriva nell’aula del Consiglio regionale accompagnato da due “padri”.

Un’altra stranezza di questa legislatura, dove il ribaltone dei giorni scorsi è stato innescato dalle dimissioni dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale. Due relatori: l’ex Assessore alle Finanze Stefano Aggravi e il presidente della II Commissione Pierluigi Marquis. Due visioni contrapposte, che fanno sintesi solo quando ricostruiscono la “nascita” del disegno di legge.

“Il primo bilancio della XV legislatura giunge in aula al termine di un percorso singolare che ha risentito dell’instabilità politica” dice Marquis. “Il percorso che ha portato alla formazione del Disegno di legge di Bilancio della Regione relativo al triennio 2019-2021 e dei relativi provvedimenti è stato segnato, direi dal clima politico nel quale è stato redatto. Una maggioranza minata al suo interno, una Giunta presente alle riunioni interlocutorie con due assessori di fatto dimissionari, insomma con prospettive di stabilità che non agevolavano la View programmatoria” fa eco Aggravi.

Lo scontro, come già avvenuto nei giorni scorsi, è tutto focalizzato sui circa 5 milioni di euro che la Giunta Spelgatti aveva destinato alle riduzioni Irpef e il Governo Fosson ha spostato sugli sgravi Irap.

“La proposta di riduzione dell’addizionale Irpef avrebbe dovuto essere più significativa per avere una qualche visibilità ed efficacia” sottolinea Marquis. “Una manovra che seppur sicuramente spendibile a livello elettorale perché vendibile come l’abbattimento delle tasse per quasi tutti, avrebbe in realtà rappresentato una mera elemosina se non una vera e propria presa in giro per i contribuenti valdostani” aggiunge l’Assessore Renzo Testolin.

Critiche respinte dall’ex Assessore: “Una manovra che poteva essere sicuramente migliore sia in termini di fasce di reddito interessate che di magnitudo complessiva, ma che rappresenta, per la prima volta, la volontà concreta di sostenere la classe media regionale (quasi 75 mila contribuenti) nell’attuale difficile congiuntura economica.” Sulla scelta di “premiare le imprese, Aggravi dice: “Sicuramente a livello mediatico paga poter dire che con i 5 milioni di euro “risparmiati” si potrà ridurre di circa un quarto l’effetto fiscale dell’IRAP (in quanto dei 60 milioni di gettito circa 20 milioni vengono da soggetti privati), ma resta un serio arcano dietro a questa scelta. Ci si è interrogati su quali aliquote si intende operare? Si è valutato l’effettivo risparmio marginale di ogni impresa ed il potenziale vantaggio in termini di nuova occupazione? Perché eliminare con un colpo di spugna il certo per l’incerto? Che ne sarà dei circa 5 mln che comunque verranno presi dalle tasche dei nostri concittadini?”.

Terreno di scontro fra il “nuovo” e il “vecchio” governo è anche il Bon de Chauffage. Il contributo prima sospeso e poi riattivato dalla Giunta Spelgatti con un emendamento. “A fronte di una sana e fattiva dialettica all’interno della compagine di Governo si è scelto di recuperare le coperture finanziarie necessarie per la riattivazione di questa misura attraverso l’aumento (di una entità poco significativa) delle tariffe di concessione delle grandi derivazioni di acqua ad uso idroelettrico” ricorda Aggravi.

“Concordiamo sulla sospensione dell’erogazione anche in attesa di una revisione organica delle misure di contrasto alla povertà conseguenti ad una efficace razionalizzazione degli interventi già esistenti e in attesa altresì delle valutazione dell’impatto sul tessuto socio economico valdostano dell’introduzione a livello nazionale del così detto reddito di cittadinanza” la replica dell’Assessore Testolin.

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