Perché l’Usl, nell’anno della Pandemia, registra un utile di 4 milioni di euro? Perché c’è stata una riduzione, rallentamento di numerose attività ospedaliere e quindi una minore spesa o perché ha ricevuto maggiori finanziamenti per far fronte all’emergenza dallo Stato e dalla Regione?
E’ la domanda che porta con un question time in Consiglio Valle la Lega VdA.
Nei giorni scorsi era intervenuto sulla questione il consigliere del Carroccio Stefano Aggravi con un post sul proprio blog.
“Possibile che una realtà così complessa che ha dovuto far fronte ad una straordinaria capacità di reazione (e spesa) abbia potuto generare un utile?” si chiedeva Aggravi. “Per una completa analisi delle cause che hanno determinato questo risultato occorrerà concentrarsi sulle carte, cosa che farò senz’altro quando queste saranno disponibili.”
Aggravi punta i riflettori sul tema della programmazione che “resta una questione aperta su molti fronti regionali. Troppo spesso, infatti, questa passa in secondo piano rispetto alla fondamentale importanza che meriterebbe. Questa necessità è tra l’altro richiamata in più passaggi all’interno della Relazione sulla gestione del servizio sanitario della Regione Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste per l’esercizio finanziario 2019 redatta dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti valdostana”.
