"I bimodali erano la cosa più facile: semplici oggetti da comprare, per accaparrarsi uno stanziamento di una trentina di milioni di euro dello Stato. E fa niente se non servono a risolvere il problema della ferrovia valdostana che è prima di tutto, e da sempre, un problema di ritardi e disservizi legati al binario unico". Così in una nota Legambiente commenta la notizia annunciata dal quotidiano La Stampa sullo stop all’aggiudicazione dell’appalto per i treni bimodali.
“Questo bando, apparso subito incongruo agli esperti del settore, è l’ennesima riprova – sottolinea la Presidente di Legambiente Valle d’Aosta Alessandra Piccioni – di una politica dei trasporti sbagliata e pasticciona. E allora, data l’inerzia della Regione, segnaliamo che non vorremmo la Valle d’Aosta perdesse anche i 521 milioni che lo Stato ci ha assegnato nell’ultima manovra finanziaria, soldi che vanno impegnati entro giugno e di cui l’amministrazione inspiegabilmente non parla. La Regione si attivi subito per rendere esecutivo il progetto di elettrificazione e miglioria della tratta presentato da RFI nel 2010. Altrimenti la Valle perderà una storica occasione per avere finalmente una ferrovia normale grazie a operazioni strutturali sulla linea."