Bimodali, “ora progetto condiviso e organico di ammodernamento della ferrovia”

A chiederlo sono Legambiente Valle d'Aosta, Pendolari Stanchi e Aeroporto Sostenibile che in una nota commentano la gara sui treni bimodali andata deserta.
Politica

"E’ sempre più evidente la necessità di un cambio di rotta radicale nelle strategie della Regione". Cosi in una nota Legambiente Valle d’Aosta, Pendolari Stanchi e Aeroporto Sostenibile commentano la gara sui treni bimodali andata deserta.

"L’epilogo (annunciato) della scelta da parte dell’amministrazione regionale di acquistare 5 treni bimodali per superare la rottura di carico di Ivrea ripresenta, ancora una volta, l’urgenza di un progetto condiviso e organico di ammodernamento della nostra ferrovia  – scrivono le tre associazioni  – che eviti, mezze soluzioni, spreco di risorse, pasticci e brutte figure, e che soprattutto, espliciti una volontà chiara su dove si vuole andare e come."

Legambiente Valle d’Aosta, Pendolari Stanchi e Aeroporto Sostenibile chiedono quindi di "lavorare per cercare di perdere il meno possibile delle risorse stanziate magari proponendo di riconvertirle proprio per quei lavori di ammodernamento infrastrutturale (elettrificazione e raddoppio selettivo) di cui la nostra ferrovia ha urgente bisogno oppure provando farli tornare alle destinazioni originarie (AOPSD e lavori ammodernamento) con l’impegno formale ad una progettazione esecutiva entro pochi mesi".

Le tre associazioni ribadiscono quindi "la necessità di ragionare globalmente sui trasporti e sulla mobilità valdostana promuovendo gli "Stati Generali della Mobilità" senza i quali qualsiasi strategia finisce per essere pasticciata e inutile".

 

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