Borluzzi ‘Azione Sociale interpreta in Valle i veri valori della Destra’

Presentati i candidati alle elezioni politiche di aprile. Polemiche sull'atteggiamento del PdL in Valle e al coordinatore di FI. Nel programma per Roma 'opposizione al principio dell'Intesa Stato-Regione e alle anomalie valdostane'.
Giancarlo Borluzzi
Politica
Operare per un nuovo Statuto regionale che assicuri a tutti le libertà fondamentali secondo gli articoli 2 e 3 della Costituzione, articoli eterni, mentre i contenuti degli Statuti regionali vanno adattati ai principi costituzionali col mutare delle caratteristiche dei residenti sui si riferiscono. Lo Statuto dunque come abito per tutti e non come cosa nostra per qualcuno”. Parole di Giancarlo Borluzzi nella conferenza stampa di presentazione dei candidati di Azione sociale con Alessandra Mussolini – Circolo della Destra valdostana per le prossime elezioni politiche del 13 e 14 aprile: Giancarlo Borluzzi al Senato e Marinella Monza alla Camera. A presentare il programma elettorale e a fare un quadro della situazione valdostana è stato il solo Borluzzi. Marinella Monza, infatti, non era presente all’incontro poiché impedita da un grave problema famigliare.

Il simbolo di Azione sociale con Alessandra Mussolini è presente solo in Valle d’Aosta. Motivo: le tensioni tra Forza Italia e Destra valdostana. Borluzzi non ha utilizzato mezze parole per condannare l’atteggiamento del Popolo delle Libertà e soprattutto del coordinatore valdostano Giorgio Bongiorno. “Lo scorso 3 marzo FI ha votato contro l’ingresso di Azione sociale nel PdL. Non ci è stato comunicato nulla e abbiamo rischiato di non presenziare a queste elezioni. E’ stato grazie “all’uccellino di del Piero” che ho avuto notizia e che su comando di Alessandra Mussolini abbiamo raccolto le firme e presentato i candidati”.

Borluzzi considera tale atteggiamento di FI “abnorme” e rispetto alle prossime elezioni regionali ha affermato che “lo stesso Bongiorno ha rimandato la questione al prossimo 15 aprile, dopo le politiche” quando i tempi per raccogliere le 1000 firme necessarie alla presentazione delle liste sarebbero insufficienti.
FI è un comitato elettorale per la rielezione di qualcuno – ha continuato Borluzzi che ha parlato di sudditanza di FI all’UV nella speranza di un ingresso in maggioranza regionale – avevano bisogno di due persone da non ricandidare alle regionali. Benin e Gambardella, che stimo, non si vedranno più dopo queste politiche. FI non ha ben chiaro il concetto di democrazia”.

Il programma elettorale di Azione sociale mette su carta diversi punti. Tra questi l’opposizione al cosiddetto principio dell’Intesa Stato-Regione per le modifiche degli Statuti di autonomia “E’ una richiesta carnevalesca perché nello Stato valdostano si quantificano i trasferimenti finanziari Roma-Aosta e questi vanno stabiliti dallo Stato con ottica complessiva nazionale e non lasciati alla contrattazione tra lo Stato e chi considera quest’ultimo una mucca da mungere e con chi rappresenta l’antistato”.

Altro tema evidenziato: “il nuovo Statuto deve accantonare varie anomalie in primis quella del presidente della Giunta contemporaneamente anche Prefetto”. Opposizione anche alla proposta di un europarlamentare eletto in Valle “La Costituzione pareggia i cittadini, non le regioni: ora si elegge un rappresentante a Strasburgo ogni 800mila italiani, mentre i residenti in Valle sono solo 120mila”. Tra gli altri temi infine il miglioramento delle infrastrutture, ferrovia, seconda canna del tunnel del Monte Bianco oltre a tutela della montagna e azioni per rilanciare il turismo.

Vogliamo andare in Parlamento per cambiare una prassi” ha aggiunto Borluzzi “quella del pensiero unico. Ben venga anche la lista del Galletto se serve a distruggere la ragnatela di potere dell’UV”.

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