“La campagna elettorale della Lega evidentemente non si è mai fermata dopo le elezioni del 20 maggio scorso. A tutto c’è un limite. Dire che è vergognoso è poco.” Non si è fatta attendere la replica degli ormai ex colleghi di maggioranza della Lega.
In una nota firmata da Stella Alpina, Alpe, Emily Rini e Antonio Fosson (ma non da Claudio Restano) arriva per il Carroccio l’accusa di “fare disinformazione”. Al centro della querelle sono ancora i soldi pubblici da trasferire alla casa da gioco.
“Non si parla assolutamente di nuovi finanziamenti” scrivono i consiglieri. Anzi “nessun euro in più verrà erogato al Casino de la Vallée oltre ai limiti finanziari già previsti ai sensi della legge regionale 7 del 2017“. Ovvero l’ultima tranche da 6 milioni di euro e la fideiussione da 7,2 milioni di euro.
Stella Alpina, Alpe, Emily Rini e Antonio Fosson se la prendono, quindi, con l’affermazione del Carroccio secondo cui “la risoluzione votata non è contraria a quanto fatto fino a oggi dalla Lega” . I consiglieri tirano allora in ballo la questione del cambio di Governance, spiegando come la volontà del movimento della Presidente della Regione era “di affidare la gestione della casa da gioco a un cda, dandogli successivamente mandato di avviare una procedura dai contorni ben meno definiti e ben più nebulosi rispetto alla strada scelta ieri in Consiglio Valle”.
Infine sugli “errori passati” richiamati dalla Lega, gli ex alleati rivendicano: “I presupposti tecnici richiamati a gran voce dalla Lega sono gli stessi che sono sempre stati posti alla base delle scelte passate, proprio per via dei pareri legali e dei visti di legittimità sempre richiesti e acquisiti a supporto di qualsivoglia decisione assunta. Perché la legalità e il corretto funzionamento della pubblica amministrazione non sono e non possono essere di proprietà esclusiva di qualcuno”.