Il 'nodo gordiano', non solo politico, ormai da tempo, è sempre il Casinò de la Vallée. La situazione sembra però essere precipitata nell'ultimo mese, quando alle dimissioni del Direttore generale della Casa da gioco Gianfranco Scordato – il 6 dicembre – è seguito il fuoco di fila della maggioranza stessa sull'assessore regionale alle Finanze Ego Perron in Consiglio Valle, a causa del presunto congelamento di 48 milioni di euro di Cva a favore del Casinò.
Oggi, in II Commissione 'Affari generali' l'atmosfera è tesa. L'amministratore Unico Lorenzo Sommo entra alle 10 circa ma la notizia che tiene banco è la nomina – avvenuta ieri via lettera – di Stefano Silvestri a vice direttore generale, con poteri 'temporanei di direttore generale', ma mantenendo comunque l'incarico di Direttore di produzione.
Nomina fulminea che rischia di alzare la tensione oltremodo, visto l'accordo politico tutto interno alla maggioranza che prevedeva la ricerca di un'intesa per condividere la scelta di ogni incarico inerente la Casa da gioco. La visione di Sommo è invece molto più semplice: “È una nomina – spiega dopo l'audizione in Commissione – nell'ottica della continuità aziendale, una soluzione transitoria che non sposta l'organigramma e porta avanti l'ordinaria amministrazione”. Una soluzione-ponte, insomma, in attesa della nomi a di un nuovo Direttore generale o, ipotesi non scontata, di una nuova governance e di un piano di rilancio, il cui termine ultimo è il 31 gennaio 2017.
Sulla situazione economica del Casinò Sommo è stringato: “L'andamento non è dei migliori – spiega – e l'inversione di tendenza in negativo dei ricavi continua. Al 30 settembre il passivo era di 16,3 milioni, al 31 dicembre vedremo. Il conto gestionale dell'anno, in previsione, dovrebbe chiudere con un milione di passivo”.