Caveri: “non sono un franco tiratore e tanto meno un eversore del potere costituito”

L'ex presidente della Regione risponde dalle pagine del suo blog al Presidente dell'Uv Ego Perron. Questione interna all'Uv? "non mi ha chiamato in questi giorni eppure ha il mio numero"
Luciano Caveri
Politica

Non ci sta Luciano Caveri ad essere additato come uno dei franchi tiratori in seno alla maggioranza regionale e tanto meno come eversore del "potere costituito". Soltanto ieri aveva dichiarato dalle pagine del suo blog che avrebbe parlato al momento opportuno. Momento che ovviamente è arrivato dopo la pubblicazione, oggi sulle pagine del Peuple valdotaine, delle parole del Presidente Uv, Ego Perron.

"Strana storia questa vicenda del voto in Consiglio – scrive l’ex Presidente della Regione -. Viene segnalata alla Presidenza un fatto, chiedendone una valutazione, e la contraerea si mette a sparare non sul caso in questione, ma su altro. Del genere: traditore, frustato, cattivo, come se fossi il colpevole e non la vittima. Caso esemplare di come si vorrebbe girare una frittata."

Questione interna all’Uv? "Non ho mai sentito in questi giorni il Presidente del Movimento, Ego Perron, – sottolinea Caveri -chiamarmi per approfondire la questione e pensare che sono sicuro che abbia il mio telefono."

E ancora sulle forme di controllo per fare smascherare i franchi tiratori "dalla riunione del Gruppo era emerso – sottolinea Caveri – un parere favorevole a forme di controllo, di cui aveva parlato il Presidente Rollandin in persona senza specificarne le modalità, ma che il controllo sia alla fine risultato un metodo francamente ridicolo, che fa una specie di "prova del nove" con la richiesta di non partecipare al voto, è sconcertante e lesivo della dignità del consigliere di qualunque colore politico esso sia."

Infine l’ex Presidente della Regione se la prende con il capogruppo Empereur che ha sottolineato come all’interno del movimento esista il dialogo. "Personalmente – scrive sarcasticamente Caveri –  l’ho più volte attaccato in Gruppo, ricordando i suoi silenzi sulle decisioni della "cabina di regia" e il silenzio clamoroso sul "caso Lavoyer" " e ancora " Io il Presidente di Gruppo l’ho fatto alla Camera dei deputati e ora sono Capo della Delegazione italiana al Comitato delle Regioni. In questi ruoli bisogna avere capacità d’ascolto e umiltà, pesando parole ed azioni." 

Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità di Aosta Sera? Iscriviti alla nostra newsletter.

Articoli Correlati

Fai già parte
della community di Aostasera?

oppure scopri come farne parte