C’è l’ok del Consiglio per il superparcheggio accanto alla funivia

Sono 720 i posteggi in più garantiti dall'opera. Il parcheggio sarà realizzato su 4 piani, in parte interrati. La commissione edilizia urbanistica comunale è d'accordo, ma con alcune riserve.
Politica

In via Primo Maggio, vicino alla strada che porta a Pont Suaz, sarà edificato un parcheggio per 720 posti auto, suddivisi su 4 piani. Sul tetto non si potrà posteggiare, ma sarà prevista l’istallazione di pannelli solari. Il cantiere, che fa parte degli interventi di riqualificazione della Porta Sud della città, sarà inaugurato entro il 2012, e si concluderà nel 2015.

La delibera con cui il Comune di Aosta approva il relativo progetto, realizzato dall’Amministrazione regionale e poi ceduto al capoluogo, è stata approvata con 19 voti favorevoli e 10 astenuti.

L’Alpe, il Pd e Sinistra per la città hanno motivato l’astensione riprendendo le stesse perplessità emerse dalla relazione della commissione edilizia urbanistica comunale, che ha approvato il progetto evidenziando però “problematiche legate al forte impatto e all’eccessiva altezza. Si suggerisce – è il parere della commissione – di migliorare lo studio dei flussi pedonali e veicolari per contenere e mitigare i rischi di congestione nelle punte di afflusso veicolare/pedonale. Analoga osservazione deve essere fatta anche per i collegamenti verticali che devono essere idonei a smaltire affluenze di grandi numeri e migliorare l’utilizzo per la funivia. È inoltre da risolvere il problema di carattere logistico dei collegamenti pedonali con la città e le aree limitrofe che saranno oggetto di grandi trasformazioni, auspicando che l’opera non risulti di ostacolo al futuro sviluppo della zona”.

Tutti suggerimenti, si legge nel testo della delibera approvata, che “saranno oggetto di valutazione in vista di eventuali migliorie da apportare negli sviluppi progettuali successivi”.

Intanto un problema è stato risolto: considerata la vicinanza alla Cogne Acciai Speciali, vige il rispetto di una fascia di rispetto di inedificabilità assoluta di 213 metri dal deposito dell’ossigeno presente in fabbrica. L’impianto dei gas tecnici sarà però spostato, rimuovendo l’ostacolo alla radice.
 

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