Cala il sipario sul concordato del Casinò di Saint Vincent. Il 28 aprile scorso il Tribunale di Aosta ha preso atto “dell’integrale adempimento del piano concordatario omologato il 26 maggio del 2021, disponendo conseguentemente la chiusura della procedura e l’archiviazione del procedimento“. A darne comunicazione in Consiglio regionale il presidente della Regione Renzo Testolin.
“La società, secondo quanto evidenziato dal decreto stesso, – ha aggiunto il presidente – ha provveduto al pagamento del 100% di tutti i crediti di qualsiasi grado, peraltro con ampio anticipo rispetto alla progressione prevista. Il piano concordatario è da ritenersi, così, pienamente adempiuto a dimostrazione di una buona solidità dell’azienda”.
Il piano concordatario aveva ottenuto l’adesione di circa il 92% dei creditori. Prevedeva il pagamento integrale dei crediti prededucibili, il soddisfacimento totale di quelli privilegiati e il riconoscimento in misura, almeno, pari all’80% per i chirografari entro il 2024.
Chiusa questa partita, rimane ancora da definire il futuro della casa da gioco di Saint-Vincent, compito delegato alla prossima legislatura. Sullo studio Finaosta, consegnato nel marzo 2024, sono infatti in corso ulteriori approfondimenti, che dovranno chiudersi entro il prossimo mese di settembre.
Alla finanziaria regionale era stato chiesto in particolare di approfondire il percorso volto al reperimento di un gestore terzo. Se gli esiti dello studio saranno positivi, si procederà con una gara per esternalizzare la gestione.
Intanto, a commentare la notizia è l’ex assessore al bilancio al momento del concordato, Stefano Aggravi. “Sono soddisfatto del lavoro svolto e, oggi più che mai, convinto che quella scelta fosse la più giusta per salvare l’Azienda, in quel momento e alle condizioni di allora. Il pagamento integrale dei creditori ha dimostrato che la Casinò de la Vallée poteva salvarsi da sola, senza ulteriori iniezioni di denaro pubblico. Chi vuole, continui pure a dire il contrario. Ma i fatti parlano chiaro. Punto”.