La notizia della chiusura dell’asilo nido Farfavola di via Pollio Salimbeni è assodata, ma il discorso sul tema – legato anche alle recenti polemiche sull’aumento delle rette avvallato anche dal CPEL – è sbarcato anche in III Commissione in Comune di Aosta.
A rispondere alle domande dei commissari ci ha pensato l’assessore comunale alle Politiche Sociali Marco Sorbara: “Oggi ad Aosta ci sono circa 25 posti vuoti negli asili nido. In questi ultimi due anni abbiamo avuto incontri continui con i gestori e gli Uffici per capire come creare le condizioni affinché le famiglie scelgano gli asilo nido di Aosta. Bisogna capire perché la famiglia non li sceglie più, e questo è il dato oggettivo che viviamo”.
Situazione peculiare, stando a Sorbara, quella che vive Farfavola: “Ad oggi ancora non è ancora detto che chiuderà – ha spiegato – anche se linea è questa. Oggi incontreremo i sindacati e aspettiamo anche le proposte delle cooperative, per poter dare risposte. Questo nido ha, ad oggi, 12 posti vuoti su 24 disponibili, e per l’appalto mettono loro la struttura, mentre il Comune ne ha tre: Viale Europa, del quale possediamo sia le mura che il personale, il Berra gestito dalla cooperativa Leone Rosso, e via Roma di proprietà comunale e gestito da Leone rosso. Aosta ha anche due Garderie con locali in affitto, e oggi le famiglie chiedono qualcosa in più dalle Garderie, come la possibilità di mangiare, mentre chiedono asili nido più flessibili e con meno ore. Il percorso è quello di avere strutture di nostra proprietà, perché a oggi non è corretto che il Comune paghi gli affitti”.
Asili più flessibili che, secondo Sorbara, riuscirebbero a rispondere in maniera più performante alle esigenze delle famiglie: “Con le direttive attuali – ha concluso – le famiglie non iscrivono più i bambini al nido, non vogliamo abbassare la qualità del servizio ma andare incontro alle esigenze delle famiglie: esigenze dovute a situazioni economiche, a fasce orarie ben precise e ad un nuovo coinvolgimento dei nonni. La chiusura di Farfavola a oggi è la situazione più prospettabile ma non perché esistano asili nido di serie a e di serie b, per noi sono tutti uguali. Il sogno è che l’asilo nido di viale Europa possa assorbire i lavoratori di Farfavola e che i dipendenti di viale Europa possano, essendo comunali, rientrare negli Uffici. Questo è quanto proporrò oggi ai sindacati per capire se sia una via praticabile”.