Cinque milioni di euro per completare i lavori a Maison Caravex

La struttura diventerà un museo gestito dall’Ivat. E’ il risultato di un accordo fra Regione, Comune di Gignod e l’Istituto dell’artigianato di tradizione. Marguerettaz: “non sarà un doppione del Mav di Fénis”.
Maison Caravex a Gignod
Politica

Sarà "Maison Caravex" a Gignod ad ospitare, con tutta probabilità, la collezione etnografica e fotografica Brocherel. E' questa una delle decisioni assunte con l'accordo sottoscritto oggi, venerdì 2 aprile, dalla Regione, dal comune di Gignod e dall'Ivat.

"La nostra idea e allo stesso tempo la nostra preoccupazione – ha detto Rudi Marguerettaz, presidente dell'Ivat – era di non fare un doppione del Museo dell'artigianato di Fénis. Daremo a questa struttura un respiro più ampio, possibilmente anche a livello internazionale". "Con questo nuovo accordo di programma – ha aggiunto il presidente della Regione, Augusto Rollandin – si gettano le basi per il completamento di un'opera importante che, con la collaborazione dell'IVAT, saprà dare il dovuto riguardo all'artigianato tipico della nostra regione, perno della cultura e della tradizione valdostana e importante voce dell'economia locale".

Per completare i lavori e allestire la struttura a sede mussale, l'accordo prevede una spesa pluriennale di 5milioni di euro a carico dell'amministrazione regionale.

"Speriamo in una ricaduta positiva sul tessuto economico regionale – ha detto l'assessore alla Cultura del comune di Gignod, Valter Margueret – e potremo così ampliare i servizi pubblici attorno alla torre medievale".

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