Cogne, si fa largo l’ipotesi di una mobilità interna

Secondo l’assessore Pastoret, è “aperto un tavolo con i Sindacati per seguire la situazione e la sua evoluzione con questa ipotesi che riguarderebbe parte del personale occupato nei tre reparti coinvolti verso altri reparti operativi”.
Lo stabilimento della Cogne acciai speciali
Politica, Società

“Il clima d’incertezza ingenerato dalla crisi finanziaria che ha colpito le principali borse mondiali ha obbligato la Cogne Acciai Speciali ad assumere misure di contenimento dei costi e a una riorganizzazione dei cicli produttivi che coinvolgerà i reparti acciaieria, treno di laminazione e decapaggio. Le misure fino ad ora anticipate riguardano la decisione di fare ricorso alla Cassa integrazione guadagni ordinaria, che coinvolgerà 230 persone il lunedì ogni 15 giorni. E’ aperto un tavolo con i Sindacati per seguire la situazione e la sua evoluzione con l’ipotesi di attuare una mobilità interna di parte del personale occupato nei tre reparti coinvolti verso altri reparti operativi."

Sono queste le novità sul fronte CAS, annunciate questa mattina dall’assessore Ennio Pastoret, rispondendo a un’interrogazione a risposta immediata del Consigliere del Partito Democratico, Raimondo Donzel.

"Per quanto riguarda i contratti a tempo determinato – ha aggiunto l’Assessore – CAS aveva dato luogo a un certo numero di assunzioni e aveva fatto ricorso a circa 45 lavoratori a tempo determinato nel corso di quest’anno. L’improvviso rallentamento, di fatto mette l’azienda nelle condizioni di rinunciare ad alcuni di questi lavoratori: sarà comunque confermato il 50’% dei lavoratori collocati nelle aree non soggette a CIGO e l’azienda ha concordato con le Organizzazioni sindacali di stabilire un accordo che garantisca la riassunzione del personale a tempo determinato quando la ripresa produttiva lo consentirà".

Nella sua replica, il Consigliere Donzel ha ribadito "l’importanza della presenza e del ruolo della Regione a questi tavoli di concertazione tra aziende e Organizzazioni sindacali, per farsi garante degli accordi, al fine di prevenire uno scontro sociale in un momento così delicato."

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