Commissario straordinario? I primari del Parini: “La politica non interferisca nelle scelte sanitarie”

La richiesta alla politica è invece di "attivarsi, in modo unito e senza contrapposizioni strumentali, nel reperimento delle risorse umane e strutturali, per sostenere gli operatori sanitari ormai allo stremo e per risolvere i gravi problemi economici ed amministrativi, che incombono minacciosi sull’intera comunità valdostana".
Politica

Ognuno faccia la sua parte. E’ in sostanza questo il messaggio che oggi i 45 primari e responsabili ospedalieri del Parini di Aosta rivolgono alla politica con una lettera aperta. 

La questione sul tavolo è la nomina di un commissario straordinario per l’emergenza, che a più riprese i vari gruppi e movimenti politici da settimane sollecitano.

L’inserimento di una nuova figura  secondo i primari e responsabili ospedalieri, “creerà necessariamente discordanze di opinioni e ritardi e/o impedimenti nell’attuazione degli interventi più urgenti, tanto più se trattasi di persona priva di conoscenza specifica di quanto già realizzato per fronteggiare l’attuale situazione.”

I professionisti ricordano, quindi, come fin da subito “l’azienda Usl con tutte le sue professionalità si è, da subito, strenuamente impegnata per attuare la rapidissima revisione dei percorsi di prevenzione e cura dei pazienti, ristrutturando la logistica e la gestione delle risorse umane e tecnologiche dell’unico presidio ospedaliero, anticipando ampiamente il decorso regionale dell’epidemia.” Non solo, secondo i firmatari della missiva, l’aziendaha potuto fino ad ora prendere in carico tutti i pazienti, in modo tempestivo, adeguato e nel rispetto delle linee guida scientifiche”.

Per questo i primari e i responsabili dell’ospedale di Aosta, in prima linea ormai da un mese nella gestione quotidiana dell’emergenza, chiedono due cose alla politica: “di non interferire con le scelte sanitarie necessarie” e “attivarsi, in modo unito e senza contrapposizioni strumentali, nel reperimento delle risorse umane e strutturali, per sostenere gli operatori sanitari ormai allo stremo e per risolvere i gravi problemi economici ed amministrativi, che incombono minacciosi sull’intera comunità valdostana”.

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