Commissione per le riforme istituzionali, Restano: “O si riscrive lo Statuto o lascio”

Ieri una risoluzione di minoranza, rimandata poi al prossimo Consiglio, ha chiesto la chiusura della Commissione.
Claudio Restano
Politica

Rischia di naufragare ancor prima di entrare nel vivo la Commissione speciale per le riforme istituzionali. Nella sua ultima riunione martedì scorso, la Commissione ha provato a tirare dentro la minoranza che di tutta risposta ieri in Consiglio regionale ha depositato una risoluzione per domandarne la chiusura. L’iniziativa è stata rinviata alla prossima seduta ma nel frattempo a ventilare un possibile passo indietro è stato lo stesso presidente della Commissione, Claudio Restano.

“Il nostro Statuto di autonomia, pur nella sua validità è datato e figlio di contesti di varia natura sempre meno attuali e poco corrispondenti alla mutata situazione politica nazionale” ha ricordato ieri Restano. “La nuova proposta di riforma costituzionale che dovrà essere ridiscussa dal governo nazionale deve trovare le Regioni a Statuto speciale pronte a difendere le proprie prerogative e i propri diritti” ha continuato il Presidente della Commissione chiedendo, quindi, la “riscrittura del nostro Statuto di autonomia” per “presentarci al confronto con lo Stato con idee chiare anche in tema di autonomia finanziaria argomento spinoso ma fondamentale per il mantenimento di una autonoma capacità gestionale, finanziaria, politica  e amministrativa”.

Se non ci sarà la volontà politica di andare in questa direzione, conclude Restano, “verrebbe meno da parte mia ogni disponibilità a proseguire nei lavori della Commissione speciale, sia come membro di Commissione che come Presidente”.

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