La busta paga dei nostri politici si articola essenzialmente in tre voci: indennità di carica, indennità di funzione – calcolate in percentuale sulle indennità dei parlamentari italiani – e diaria. Anche se, come abbiamo visto, l’imponibile fiscale è determinato soltanto dalla somma dall’indennità di carica e dall’indennità di funzione (tolto il contributo per l’indennità di fine mandato pari al 3,5% dell’indennità di carica), senza che la diaria sia inserita nel conteggio.
L’indennità di carica, spettante a ogni consigliere regionale, corrisponde al 70% di quella percepita dai componenti della Camera di Deputati (aggiornata l’ultima volta nel 2006). Per l’anno 2010 è stata pari a 8.192,55 euro mensili.
L’indennità di funzione si aggiunge all’indennità di carica e spetta ai consiglieri che svolgono particolari funzioni, come ad esempio il presidente della Regione. In questo caso, nel 2010 è stata pari a 6.437 euro mensili (pari al 55% dell’indennità mensile lorda di carica percepita a Montecitorio) alla quale si è aggiunta un’ulteriore cifra per l’espletamento delle funzioni prefettizie, di 585,18 euro mensili.
Stessa cifra (6.437 euro, sempre 55% rispetto ai parlamentari) per il Presidente del Consiglio regionale, mentre per gli assessori è più bassa (4.505,90 euro – 38,5%), così come anche per i vicepresidenti del Consiglio (1.931,10 euro – 16,5%). I presidenti di commissione e i segretari dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio percepiscono invece 965,55 euro mensili (8,25%).
La diaria, invece, è la cifra base spettante a tutti i consiglieri regionali, senza distinzione di carica, che viene attribuita per spese inerenti all’espletamento del mandato, sulla base di quindici giorni di presenza per ogni mese. Per l’anno 2010 è stata pari a 2.685,97 euro mensili, annualmente ammonta a 32.231,64 euro per ciascun consigliere.
Per le spese di viaggio, spettante ai consiglieri residenti a una distanza superiore ai cinque chilometri da Aosta è previsto invece un rimborso forfettario, commisurato a un certo numero di accessi mensili, per un quarto del prezzo di un litro di benzina verde per ogni chilometro di percorrenza necessario per raggiungere la sede consiliare.
Sull’indennità di carica è prevista una trattenuta obbligatoria del 3,5%, come contributo per l’indennità di fine mandato, e del 21% per l’assegno vitalizio. Infine, c’è da calcolare una trattenuta del 2% per ogni assenza dalle sedute del Consiglio e delle Commissioni permanenti, applicata sull’indennità di carica e sulla diaria, salvo che l’assenza sia dovuta a incarico di missione dato dal Presidente del Consiglio o dal Presidente della Giunta, o a ragioni di salute comprovate da certificato medico.