Consiglio comunale, domani la seduta sul caso D’Anna

All’ordine del giorno c’è anche la richiesta di dimissioni del sindaco firmata dai gruppi L’Altra Vda, Alpe, Movimento 5 stelle e Lega Nord. Anche sul fronte della maggioranza sembra ormai certo che il malcontento abbia superato i livelli di guardia.
Donatella D'Anna
Politica

Conclusa la pausa estiva, il Consiglio comunale di Aosta torna a riunirsi domani mattina, venerdì 4 settembre 2015, con una seduta straordinaria e monotematica dedicata al “caso D’Anna” e alle sue ripercussioni sull’attività amministrativa del Comune. Il segretario fortemente voluto dal sindaco Fulvio Centoz, dopo un lungo braccio di ferro durato tutta l’estate, è stato “licenziato” dall’Agenzia regionale dei Segretari degli Enti Locali lo scorso 18 agosto. Nella loro richiesta di i gruppi di minoranza hanno denunciato una situazione di “blocco istituzionale e di paralisi delle attività politiche che non ha consentito di mettere in atto molti adempimenti essenziali per le attività amministrative quotidiane”.

La convocazione della seduta, richiesta dall’opposizione per martedì 8 settembre, è stata anticipata già a domani per rispettare i dieci giorni previsti dal regolamento tra le due fasi. I punti all’ordine del giorno sono quattro. Una mozione, presentata dai gruppi di minoranza della Lega Nord, UVP, L’Altra Vda, Alpe e Movimento 5 Stelle con la quale si stigmatizza la “mancanza di comunicazione” da parte del sindaco e della maggioranza in merito alla decadenza del Segretario Generale.

L’interrogazione presentata dalla consigliera comunale Patrizia Pradelli del Movimento 5 Stelle verterà invece sulla possibile ”nullità” degli atti e provvedimenti firmati dalla dottoressa D’Anna.

Il consigliere Etienne Andrione del gruppo UVP, quindi, chiederà una ”verifica di maggioranza”: potrebbe essere proprio questo il momento più critico per il sindaco renziano. Anche perché il quarto e ultimo punto è la richiesta di dimissioni del sindaco firmata dai gruppi L’Altra Vda, Alpe, Movimento 5 stelle e Lega Nord, ma non dall’Uvp. “Non posso chiedere le dimissioni del sindaco perchè rivendica l’autonomia del Comune da Piazza Deffyes e quindi non sarei coerente con quanto detto in campagna elettorale – spiega Andrione – se però c’è una crisi io credo che si debba andare nuovamente al voto". Crisi o meno, sembra ormai certo che il malcontento abbia superato i livelli di guardia anche all’interno della maggioranza, soprattutto tra le file dell’Union Valdôtaine e della Stella Alpina: Centoz riuscirà a serrare i ranghi della sua truppa in tempo o domani dovrà vedersela con i franchi tiratori? 

Da parte sua, il Partito Democratico esprime oggi in una nota "assoluta fiducia nell’operato del Sindaco Centoz: si rimane perplessi nell’osservare l’insieme estremamente eterogeneo di movimenti e partiti da cui proviene una richiesta che pare avere come unico obiettivo far parlare di sé e creare confusione senza ottenere alcun risultato politico e alcun beneficio per la cittadinanza". 

 

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