Consiglio regionale, il bilancio ottiene il “sì” della seconda Commissione

Il documento è stato approvato a maggioranza con l’astensione dell’Alpe, secondo cui “ il bilancio rimane al momento invariato e non produce quei tagli necessari per ridare credibilità alla politica e per dare risposte concrete alla comunità”.
Consiglio regionale
Politica

Il bilancio di previsione del Consiglio regionale per il 2013 ha incassato oggi il via libera della seconda Commissione “Affari generali”. Il documento, approvato a maggioranza con l’astensione del gruppo Alpe, si attesta sul valore di 21.177.000 euro, di cui 17.128.000 per entrate e spese effettive e 4.049.000 per partite di giro. Le spese fisse, relative ai costi del personale, agli emolumenti ordinari dei consiglieri regionali, ai contributi ai gruppi, agli oneri per la gestione della Consulta regionale per le pari opportunità, dell’Ufficio del Difensore civico, del Corecom e per la gestione del sistema informativo del Consiglio, ammontano a 14.960.300 euro, corrispondenti all’87,36% della spesa generale.

Le spese variabili ovvero quelle a carattere più discrezionale, relative a iniziative istituzionali e culturali, a pubblicazioni editoriali, a spese di rappresentanza, di consulenze, di acquisto mobili e di ampliamento della sede del Consiglio regionale, ammontano complessivamente a 2.167.700 euro (12,64% della spesa generale).

«E’ un bilancio serio – spiega il Presidente del Consiglio Valle, Emily Rini – che è stato formato seguendo la normativa attualmente in vigore e che non può tenere ovviamente conto, per motivi di copertura legislativa, di quelle riduzioni alle quali stiamo lavorando e che siamo in procinto di depositare. Tengo comunque a sottolineare come il Consiglio regionale abbia partecipato attivamente, in particolare negli ultimi anni, al contenimento della spesa pubblica riducendo tra il 2009 e il 2012 l’assegnazione di fondi a carico del bilancio regionale di 979.500 euro (pari al 6,65 per cento). L’assegnazione per il 2013 comprende i costi straordinari relativi al cambio di Legislatura e pertanto è di 14.740.000 euro, mentre dal 2014 sarà di 13.240.000 euro”.

L’evoluzione negli ultimi anni
"La diminuzione tra il 2009 e il 2014 – continua Rini – sarà di 1.487.500 euro (10 per cento). I costi variabili sono stati tagliati di circa un milione di euro (ossia del 31 per cento), passando da 3.132.459 euro del 2009 a 2.167.700 euro per il 2013. Di rilievo la riduzione, operata tra il 2009 e il 2013, del 45% delle spese per iniziative istituzionali e culturali, del 60% per l’acquisto di pubblicazioni e produzioni multimediali a fini promozionali, del 55% per la rappresentanza e l’ospitalità, del 10% per le attività promozionali, del 30% per l’attività d’informazione, educazione e comunicazione istituzionale e del 15% per la gestione del parco auto. Inoltre il parco auto sarà ridotto da tre a due unità con la modifica della categoria e della cilindrata delle autovetture riparametrate a modelli di medio livello”.

“Per quanto riguarda i costi fissi – conclude Rini –  questi hanno subito un contenimento per effetto della variazione delle indennità parlamentari e dell’applicazione della legge regionale del 2011 sulle indennità dei consiglieri, che è stato di 390.000 euro, ossia l’8,15 per cento. Conseguentemente sono state ridotte anche le indennità per i membri del Corecom e per il Difensore civico. Da evidenziare, infine, la riduzione, operata tra il 2009 e il 2013, del 75% delle prestazioni professionali e rimborsi per consulenze e del 30 per cento delle spese per aggiornamento e missioni del personale.”

L’atensione dell’Alpe
“Nonostante i numerosi annunci di queste ultime settimane sul tema dei costi della politica – commenta il Consigliere Alberto Bertin – dobbiamo chiaramente prendere atto che il bilancio del Consiglio regionale rimane al momento invariato e non produce quei tagli necessari per ridare credibilità alla politica e per dare risposte concrete alla comunità. Ci riserviamo di fare in Aula le nostre valutazioni, ma a oggi il nostro giudizio è fortemente critico.” 

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