Nel prossimo bilancio pluriennale troveranno spazio le risorse per far fronte all’emergenza e alla futura pianificazione degli investimenti per la scuola secondaria di primo grado nel comune di Pont-Saint-Martin. L’impegno arriva con una mozione approvata ieri all’unanimità dal Consiglio regionale.
L’edificio, non a norma con le leggi antisismiche, dovrà nel giugno 2019 “esser completamente sgomberato”. Già oggi le classi sono state spostate al primo piano mentre gli uffici e la segreteria al piano terreno. Il secondo e il terzo non agibili risultano invece chiusi.
“Sono state, quindi, sacrificate tutte le aule speciali di musica e informatica” ha ricordato ieri in consiglio regionale la consigliera di Impegno Civico Chiara Minelli.
Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale ha organizzato un incontro con insegnanti e genitori nel corso del quale è stata messa in campo come possibile soluzione provvisoria la costruzione di “un’area polmone” con moduli prefabbricati per ospitare gli alunni della scuola media, in attesa della realizzazione del nuovo edificio scolastico.
“Il comune seppur grande – ha sottolineatoLuigi Bertschy di Uvp – non può esser lasciato solo in una situazione come questa” .
Sempre ieri il Consiglio regionale ha approvato altre mozioni, sull’uso del cellulare a scuola e sui pedaggi autostradali. La prima, presentata dal gruppo Movimento 5 Stelle ed emendata su proposta dell’Assessore all’istruzione, è volta ad impegnare l’Assessore Paolo Sammaritani a sollecitare e, ove possibile, impegnare i dirigenti scolastici affinché inseriscano, dal mese di settembre 2019, nei regolamenti di tutte scuole secondarie di primo e secondo grado (qualora non ancora presente) il divieto di utilizzare lo smartphone in classe durante le ore di lezione, fatto salvo l’utilizzo a fini didattici.
La seconda mozione approvata è stata presentata dall’Union Valdôtaine Progressiste. Il testo impegna la Commissione consiliare competente ad audire i parlamentari e i rappresentanti delle società concessionarie RAV e SAV per individuare le possibili azioni di intervento sulle concessioni esistenti per ridurre il costo dei pedaggi per i valdostani, gli operatori economici e i turisti.