Conti in equilibrio, ma il riaccertamento di bilancio “rosicchia” l’avanzo del Comune di Aosta

A renderlo noto è stato l'assessore comunale alle Finanze Marzi: “Il bilancio di esercizio è in equilibrio – ha spiegato Marzi – ma buone notizie arrivano anche dal Patto di Stabilità 2016, col saldo in attivo". L'avanzo però "crolla" dai 14 mln a 1.
La IV Commissione consiliare del Comune di Aosta
Politica

Il bilancio 2016/2018 del Comune di Aosta è in equilibrio a seguito della verifica dell’assestamento e riaccertamento dei residui e questa, dopo lo squilibrio dichiarato ad ottobre 2015 – sfociato in notizie su un paventato pre-dissesto finanziario – e riassorbito a maggio in rendiconto, e le incognite riguardo al nuovo bilancio ‘armonizzato’ è già una notizia.

A renderlo noto è stato l’assessore comunale alle Finanze Carlo Marzi questo pomeriggio, durante i lavori della IV Commissione consiliare: “Il bilancio di esercizio è in equilibrio – ha spiegato Marzi – ma buone notizie arrivano anche dal Patto di Stabilità 2016 per il quale abbiamo un saldo abbondantemente in attivo”. Dal totale del riaccertamento si evince che il Comune ha in cassa 18,817,849.71 euro in conto capitale, 4mila euro per la parte corrente di residui attivi reimputati, e 29,813,013.19 euro di residui passivi, con 691,504,77 euro in parte corrente.

Altro discorso per l’avanzo d’amministrazione ‘monstre’ di 14 milioni di euro dichiarato a maggio e riguardo al quale Marzi ha sempre predicato prudenza. Avanzo che comunque cresce (col riaccertamento dei residui si attesta ora a 17,854,450.91 euro), ma che vede nello specifico 5,922,394.48 euro vincolati da leggi e principi contabili, 7,252,868.69 destinati agli investimenti e ben 3,500,000 accantonati per il Fondo crediti di dubbia e difficile esazione. Risultato: l’avanzo effettivamente disponibile nelle casse comunali si restringe quindi a 1,179,187.74 euro.

“Avevo detto di prendere con le pinze i 14 milioni di avanzo – afferma Marzi – perché buona di questa cifra parte era vincolata dalla nuova normativa. Per la prima volta il Comune si è trovato, vincolo aggiuntivo, ad imputare risorse nel Fondo crediti di dubbia esigibilità. Dai calcoli potevamo accontentarci di stanziare per questo fondo 2 milioni e mezzo di euro, ma per prudenza abbiamo scelto di accantonare più denari del dovuto, 3 milioni e mezzo, presi dalla parte libera dell’avanzo di amministrazione”. Equilibri che consentono all’amministrazione di rimodulare alcuni fondi in capitolo di bilancio: “In delibera, oltre a dichiarare equilibrio – prosegue Marzi – proponiamo una variazione di 217mila euro, buona dei quali saranno parte resi per colmare alcune spese correnti che sul personale come alcuni arretrati calcolati adesso e richieste fatte dall’Inps nell’ultimo mese, più altre spese aggiuntive”.
 

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