Venti milioni di euro. Sono le risorse che verranno, per il momento, destinate a dare risposte alle domande di contributo a fondo perso, con esito positivo, per le quali non c’era fino ad oggi un impegno di spesa. La buona notizia per chi aspettava risposte dalla Regione è arrivata alle 22 di oggi, giovedì 5 dicembre. Dopo una lunga discussione, con due sospensioni, maggioranza e minoranza hanno trovato l’accordo sull’emendamento presentato da Uvp, Pd-Sinistra Vda, Alpe e M5S. L’opposizione chiedeva di istruire le domande con le attuali regole e di pagarle con il fondo di dotazione della gestione speciale di Finaosta per 41 milioni di euro di cui 20 nel 2014 e 21 nel 2015. Il nuovo emendamento, approvato all’unanimità, dà il via libera a 20 milioni dal 1° gennaio 2014.
“C’erano regole e impegni che l’Amministrazione ora deve mantenere. – ha spiegato Albert Chatrian di Alpe – Si deve trovare la copertura per i 41 milioni pregressi che non hanno trovato soddisfazione nel bilancio 2012, né in quello 2013, tanto meno negli assestamenti e nel documento di cui stiamo discutendo”. A fargli eco Roberto Cognetta del M5S: “Nella nostra controfinanziaria dei 61 milioni, 41 sono destinati a dare risposte ai contributi a fondi perso. Può sembrare una cifra eccessiva ma le promesse si mantengono”.
In prima battuta l’Assessore al Bilancio Baccega rimanda la proposta al mittente: "Il Patto di Stabilità ci dà le risorse per pagare parte dell’assestamento ad aprile. Non è menefreghismo ma c’è un grosso peso quando si prendono certe scelte come quella di sottrarre risorse ai fondi di rotazione”.
Ma è dopo la pausa per la cena che arriva la quadra. ‘Diamo una prima risposta alle aspettative di coloro che avevano presentato domanda’, spiega illustrando il nuovo emendamento Baccega. “Mettiamo i primi 20 milioni, poi gli altri arriveranno con la revisione del patto di stabilità e gli avanzi di amministrazione”. Gongola la minoranza.“E’ uno dei segnali più forti che esce da questi giorni di discussione – spiega Luigi Bertschy – e del quale ci sentiamo artefici. E’ questa la buona politica nell’interesse della gente che amministriamo” mentre per Raimondo Donzel “e’ un impegno forte che dà risposte alla collettività”.