Coronavirus: nido, materne e elementari in presenza anche in “zona rossa”

Le attività in regione di asili nido, scuole dell'infanzia e primaria in Valle si terranno in presenza lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 marzo. Da Roma, Draghi annuncia: dopo Pasqua scuole aperte fino alla prima media, anche in zona rossa.
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Politica

Anche con l’entrata in “zona rossa” prevista con l’inizio della settimana, le attività di asili nido, scuole dell’infanzia e primaria saranno in presenza lunedì 29, martedì 30 e mercoledì 31 marzo.

Questa la decisione della Giunta regionale, per i primi tre giorni in zona rossa, anticipata questa mattina in Conferenza dei servizi dall’Assessore all’Istruzione Luciano Caveri.

Per gli scuole medie e le superiori, invece, negli stessi tre giorni, le attività didattiche si terranno a distanza, tranne nel caso in cui si renda necessario l’uso di laboratori – per le scuole secondarie di secondo grado – o per le attività di inclusione per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

Draghi: scuole aperte fino alla prima media, dopo Pasqua, anche in zona rossa

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi – Foto governo.it

Da Roma la decisione comunicata è quella di tenere le scuole aperte fino alla prima media, anche in zona rossa.

Scelta maturata questa mattina durante la Cabina di regia nazionale – che vigila sui dati dell’emergenza sanitaria da Covid-19 – e comunicata in conferenza stampa dal Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi.

“Confermo la decisione di riaprire le scuole, anche in zona rossa, fino alla prima media – ha spiegato -. Il Ministro Bianchi sta lavorando affinché l’apertura avvenga in modo ordinato. In alcuni casi sarà possibile fare dei test negli Istituti. Cosa ci ha portato a questo? Le decisioni dell’ultima Cabina di regia hanno mostrato una lieve diminuzione nel tasso di crescita dei contagi. Naturalmente il resto della situazione nel Paese rimane ancora molto critica e preoccupante”.

“Una serie di evidenze scientifiche dimostrano come la scuola fino alla prima media sia una fonte di contagio molto limitata – ha proseguito Draghi -. Più si alza l’età scolastica, più aumentano le attività parascolastiche ed i rischi di contagio. Le scuole sono quindi un punto di contagio molto limitato, ma solo in presenza di tutte le altre restrizioni”.

“I dati delle ultime settimane ci mostrano un lievissimo rallentamento del contagio – interviene invece il Ministro della Salute Roberto Speranza -. Da sei settimane l’Rt era in crescita, mentre ora mostra una lieve decrescita: da 1,16 a 1,08. La situazione resta molto delicata, ma ci possiamo consentire una scelta per dare un segnale rilevante ad una parte strategica della nostra società. Abbiamo deciso di spendere questo piccolo ‘tesoretto’ per tenere aperta la scuola”.

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