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Costi della politica, Alpe: “Amarezza per non aver avuto un completo proscioglimento”

E sul dopo sentenza Alpe torna a ribadire la disponibilità ad andare ad elezioni anticipate - già nel mese di giugno - a condizione di cambiare prima la legge elettorale. 
Politica

“Siamo stati condannati per dei gadget su cui c’era il logo del gruppo che corrisponde a quello del partito”. A poche ore dalla sentenza del processo d’appello sui costi della politica il gruppo Alpe si dice soddisfatto per il venire meno dell’accusa di peculato ma “sconcertato” per la condanna per finanziamento illecito ai partiti inflitta a Patrizia Morelli e Albert Chatrian. 

“Noi abbiamo fin dall’inizio sostenuto con una fiducia assoluta i nostri consiglieri presenti e passati, abbiamo sempre saputo come i fondi venivano utilizzati, certo non per fini personali” apre la conferenza stampa convocata per commentare l’esito della sentenza il Presidente Alexis Vallet.

“Questa sentenza ci rafforza – prosegue Vallet –  crediamo di essere non solo onesti ma anche pronti e immacolati nell’andare avanti nelle future battaglie che visti i tempi della politica regionale nelle prossime settimane saranno assolutamente importanti”. 

Il gruppo Alpe con il suo avvocato Claudio Maione ha già annunciato di voler ricorrere per cassazione. 

“Rimane l’amarezza per non aver avuto un completo proscioglimento” sottolinea Patrizia Morelli “Ci vengono contestati 2700 euro, sappiamo bene che per la nostra realtà è difficile scindere qual è attività di gruppo e quale l'attività di movimento ma riteniamo che tutto quanto abbiamo speso è stato fatto per un’attività politico istituzionale”. 

La sentenza pronunciata nel capoluogo piemontese avrà delle ripercussioni sui già delicati equilibri in Consiglio regionale. Alpe torna a ribadire la disponibilità ad andare ad elezioni anticipate – già nel mese di giugno – a condizione di cambiare prima la legge elettorale. 

“La speranza è che si possa aprire già da domani mattina con le forze anche della maggioranza un robusto confronto per riscrivere le regole del gioco” è l’auspicio di Albert Chatrian aggiungendo che il suo gruppo non si sottrarrà comunque “sulle battaglie politiche che in questo momento sono una patata bollente per la collettività tutta” (leggasi in primis Cva e Casinò). 

“Se si va a elezioni a volte si vince a volte si perde, rimanere lì inchiodati in questa situazione di stallo, perdiamo tutti” aggiunge Alexis Vallet chiedendo all’Uv che domenica si riunirà in congresso “un po’ di coraggio”. 

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