Costi della politica, in arrivo un taglio dei vitalizi

La misura di contenimento, che recepisce un ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali, consiste in una riduzione a scaglioni, con aliquote del 6, 9, 12 e 15% differenziate a seconda dell'importo mensile erogato
- Marco Viérin - Presidente del Consiglio
Politica

I vitalizi dei circa 90 ex consiglieri regionali verranno tagliati. E’ quanto prevede un emendamento alla finanziaria approvato all’unanimità dall’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. Ad annunciarlo è il presidente dell’assemblea Marco Vierin presentando il bilancio di previsione del Consiglio sul quale si è espressa a maggioranza la commissione affari general, astenuti i gruppi Uvp, Alpe e M5S.

"La misura di contenimento, che recepisce un ordine del giorno approvato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee regionali, consiste in una riduzione a scaglioni, con aliquote del 6, 9, 12 e 15% differenziate a seconda dell’importo mensile erogato – spiega Viérin –  Queste percentuali saranno maggiorate del 40% per i beneficiari di una pensione da ex parlamentare italiano o europeo. Inoltre, sempre per il prossimo triennio 2016-2018, vi sarà una sospensione dell’adeguamento all’indice Istat per tutti i vitalizi erogati. Con l’adozione di questi provvedimenti, il risparmio per il triennio è stimato in circa 900 mila euro"

Inoltre, le forze politiche "si stanno confrontando – ha ancora anticipato il presidente Marco Viérin – per definire un’ulteriore misura di contenimento del trattamento indennitario dei consiglieri, che fa seguito a quella già approvata nel 2012, da definire entro l’approvazione della prossima finanziaria regionale". Secondo quanto si è appreso il taglio dovrebbe aggirarsi intorno al 10%.

Il documento contabile del Consiglio si attesta per il 2016 sul valore di 8 milioni 673 mila 600 euro per entrate e spese effettive, di 1 milione 977 mila 500 euro per partite di giro e di 2 milioni 30 mila euro quale avanzo di amministrazione presunto.

Per il 2016 saranno applicate anche alle Regioni a Statuto speciale i nuovi principi di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti locali e dei loro organismi. 

"Sono due le modifiche principali – ha spiegato Viérin – La prima riguarda l’avanzo di amministrazione dell’esercizio precedente: sinora era indicato tra le entrate e, sommato al trasferimento delle risorse da parte della Regione, andava a finanziare il complesso delle spese, mentre ora dovrà essere restituito alla Regione. La seconda è che non si possono più utilizzare le partite di giro tra il bilancio del Consiglio e quello della Regione, quindi le indennità di funzione della Giunta saranno poste sul bilancio dell’Assemblea, mentre il costo del personale del Consiglio sarà direttamente a carico del bilancio della Regione" Scelta che porterà dei risparmi in termini di costi e di procedure. "L’ammontare delle risorse occorrenti per l’organico del Consiglio è stato quantificato dall’UP che ha altresì deciso una riduzione di 135 mila euro (meno 55 mila per il Collaboratore del Presidente e meno 80 mila per la rinuncia alla copertura di alcuni posti vacanti)."

E’ stata inoltre prevista una riduzione del 3% sulle spese fisse, che pesano per quasi il 90% sul bilancio consiliare, e del 21% sulle spese variabili, che rappresentano il 10% del bilancio, per un totale di 502 mila euro in meno rispetto allo scorso anno. 

 

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