Otto “dissidenti” della linea politica del Coordinatore del PdL Giorgio Bongiorno e degli alfieri Lattanzi, Zucchi e Benin, dicono “basta” ad una “farsa politica che sta logorando la credibilità e la dignità del PdL: il coordinatore regionale deve uscire dal suo silenzio, fare chiarezza ora – scrivono – richiamando il gruppo consiliare regionale PdL al rispetto del mandato e del programma elettorale con cui è stato votato dagli elettori”. Il riferimento è noto: l’entrata in maggioranza del PdL. I firmatari di questa nota sono Dario Barattin, Dario Frassy, Luca Mantione, Orlando Navarra, Carlo Orlandi, Eddy Ottoz, Pasquale Siciliano, Enrico Tibaldi.
Per i “dissidenti” gli ultimi avvenimenti sono una testimonianza che rafforza la scelta di rimanere “duri e puri”. Scrivono ancora gli otto firmatari “Ora l’astensione di ieri – che in Senato equivale a voto contrario – del senatore unionista Fosson al decreto milleproroghe e le dichiarazioni dell’altro ieri dei vertici unionisti di infinite consultazioni –inconcludenti – negli organi di base e politici dell’Union Valdôtaine, sommate all’assenza di punti qualificanti su cui ipotizzare una modificazione del programma regionale di fine legislatura, il rifiuto della maggioranza regionalista a condividere le responsabilità di governo con esponenti del PdL in Giunta, sono tutti segnali inequivocabili di un’assenza di volontà in casa unionista di definire una seria verifica politica e programmatica. Ci domandiamo, tra l’altro, su quali presupposti programmatici l’Union Valdôtaine abbia avviato le consultazioni nelle sue sezioni; se sia credibile che un allargamento di maggioranza si riduca ad un referendum tra favorevoli e contrari ad un mero allargamento numerico della maggioranza a condizioni immutate o, ancor peggio, a un ininfluente appoggio esterno. Sul fronte delle forze regionaliste di maggioranza, invece, solo segnali di fumo, tattiche dilatorie e battute denigratorie in risposta al morbido e accondiscendente profilo tenuto da alcuni consiglieri PdL (Benin, Lattanzi e Zucchi) in Consiglio Valle”.