Crisi: disponibilità da Pour l’Autonomie. Rollandin: “Non ho mai chiesto nulla”

22 Aprile 2022

Mentre rischia di allargarsi in casa Uv il fronte dei contrari all’accordo con la Lega,  dopo la gestione caotica di ieri sera del Conseil Fédéral, ad aspettare sulla riva del fiume c’è Pour l’Autonomie. 
Il movimento dell’ex presidente della Regione Augusto Rollandin in una nota accoglie con soddisfazione la discussione sviluppatasi ieri sera nel parlamentino unionista e ribadisce la propria disponibilità e l’atteggiamento propositivo.

“Da quanto emerso dalla ricostruzione del dibattito, si evince con chiarezza che sia stata espressa la volontà di aprire un dialogo fattivo e programmatico con il nostro Movimento, nell’intento di ricomporre nel più breve tempo possibile la crisi politica e dare stabilità di governo a tutti i valdostani”.

Al centro delle oltre tre ore di dibattito ieri sera c’è stata la netta contrarietà a Forza Italia – qualcuno aveva chiesto di votare anche una preclusione al proseguo delle trattative con il movimento guidato da Emily Rini – e le tante perplessità sul Carroccio. Poco o nulla è stato detto su Pour l’Autonomie e sul suo più noto esponente Augusto Rollandin, ad eccezione di qualche riferimento al fatto che l’ex Presidente della Regione abbia messo sul tavolo delle trattative la richiesta di una poltrona per sé. 

Affermazioni che oggi è lo stesso Rollandin a smentire: “Non ho mai chiesto niente niente” dice l’ex Presidente della Regione. “Il problema è più facile da risolvere, se si vuole risolvere, quando invece si vuole sempre restare attaccati allo stesso ramo, il ramo si spezza”.
Parafrasando: quando il “fattore R” diventa un alibi per chi ha in mente altri progetti.

Numeri e poltrone o meglio chi vuole cosa. Saranno questi i nodi che il prossimo giro di consultazioni dovrà andare a sciogliere. La Lega su questo è già stata chiara: pari dignità e nessuna pretesa sulla poltrona della Presidenza della Regione, che potrebbe nello scenario di alleanza con il Carroccio rimanere in mano ad Erik Lavevaz.

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