Questa mattina le delegazioni degli undici autonomisti hanno incontrato le delegazioni degli altri alleati di governo. Domani al via gli incontri con il presidente incaricato Testolin.
Nel tardo pomeriggio di oggi l'ex presidente della Regione Renzo Testolin ha sciolto le riserve. In casa Alliance Vda Unie la scelta è ricaduta su Bertschy. La decisione sul nome del presidente incaricato arriverà nella tarda mattinata di domani.
L'ex presidente della Regione Augusto Rollandin, il consigliere Marco Carrel e il Presidente del Movimento Aldo di Marco si sono trattenuti nella sede Uv poco più di mezzora. Sul tavolo le priorità da inserire nel nuovo programma di legislatura, ma anche la ricomposizione della Giunta regionale.
Prenderanno il via domani gli incontri per cercare di risolvere la crisi apertasi ufficialmente con le dimissioni di Erik Lavevaz. Al momento l'Uv non ha trovato il suo presidente incaricato di gestire i confronti, che verrano quindi svolti dalla commissione politica. Gli alleati chiedono una veloce risoluzione della crisi, ma paletti e resistenze rendono difficile la ricomposizione del puzzle.
Nella mozione approvata si legge che il Conseil dà mandato “alla Commissione politica di intraprendere i dialoghi e le consultazioni per comporre una maggioranza, consolidando l'area autonomista, ritenendo naturale il dialogo con l'attuale maggioranza".
A dirlo, al termine del Comité fédéral di questa sera, la presidente dell'Union valdôtaine Cristina Machet: "Il presidente Lavévaz è una persona seria. E quando annuncia una cosa poi la fa”. Le dimissioni, cui seguiranno nuove consultazioni sono previste tra lunedì e martedì.
Isolato da mesi dal proprio gruppo consiliare e con lo spettro di un’alleanza sempre più vicina con il centrodestra, Erik Lavevaz ha deciso di presentare al Comité fédéral Uv le sue dimissioni da presidente della Regione. Dimissioni congelate dal Comité, che tornerà a riunirsi domani pomeriggio. La lettera di Lavevaz con le motivazioni delle sue dimissioni.
Le parti parlano di un "incontro positivo", in cui si è parlato della priorità della Valle d'Aosta. Niente è ancora deciso, ma la volontà di allargare il perimetro di maggioranza potrebbe scontentare gli alleati dell'Uv, ala sinistra su tutti.
Sulla crisi politica AV e VdA Unie-Mouv spiegano come la soluzione "non può limitarsi all’elaborazione di una nuova legge elettorale, che sappiamo costituire uno strumento valido ma pur sempre imperfetto, se non vi è al contempo una forte assunzione di responsabilità da parte di tutti."
Oggi, a palazzo regionale, l'incontro tra le delegazioni ristrette che compongono la maggioranza di governo e Augusto Rollandin e Marco Carrel di Pour l'Autonomie. L'allargamento porterebbe l'attuale perimetro a 20 consiglieri, ma si apre il rompicapo sulla composizione di Giunta.
Rimpasti di Giunta, allargamenti o nuove maggioranze, elezioni anticipate? Per Rete civica nessuna ipotesi sul tavolo risolverebbe la crisi politica in piazza Deffeyes, definita ormai strutturale. L'unica soluzione: il referendum consultivo, poi la riforma elettorale per l'elezione diretta del presidente della Giunta e la maggioranza in Consiglio Valle.
Dopo l'ennesimo faccia a faccia di oggi tra le forze di maggioranza, il "Mouvement" ha chiesto ancora qualche giorno per arrivare con una proposta di sintesi, e limare le differenze interne. L'idea è quella di proseguire con la presidenza Lavévaz, anche se non sono esclusi allargamenti di maggioranza.
A dirlo Leonardo La Torre e Bruno Milanesio in conferenza stampa, che chiedono di aprire una nuova fase politica di consultazioni e progetti: "Siamo stati sempre leali, ma questa situazione non può andare avanti. Se si vuole continuare così saranno 17 e non più 18”.
Nove anni di Consiglio regionale sempre (o quasi) con maggioranze risicate, a 18. Ora si riparte da qui, da un “Lavévaz bis” alle porte che ricomincia dallo stesso scarto minimo tra consiglieri che, negli anni, ha visto cadere ogni tentativo di governo duraturo. E il primo banco di prova sarà il nuovo assessore con il voto segreto dell'aula.
Lavévaz ribadisce la disponibilità a proseguire l'incarico, Alliance rimanda la palla all'Uv, il Pd si schiera con l'attuale presidente della Regione. Le "geometrie variabili" a 18 sono finite?
La crisi politica in piazza Deffeyes si avvia verso una nuova fase, e a saltare potrebbe essere proprio il posto apicale, quello del presidente della Regione Erik Lavévaz. Al suo posto Renzo Testolin ha preso tempo per ragionare sull'avvicendamento, mentre l'atmosfera politica attorno al palazzo è cambiata.