“Dall’inizio della Legislatura e includendo le previsioni per il prossimo anno, sono stati destinati oltre 36 milioni di euro” al personale sanitario. A evidenziarlo, all’indomani dello sciopero nazionale, che ha coinvolto anche il personale del Parini, è il gruppo consiliare dell’Union Valdôtaine.
Nell’esprimere “pieno sostegno ai lavoratori della sanità”, l’Uv evidenzia in una nota come “l’aumento di appena 1,3 miliardi del Fabbisogno sanitario nazionale” è “ben distante dai 3,7 miliardi annunciati, non solo non risponde alle criticità del Servizio sanitario nazionale, ma tradisce le aspettative di una categoria che rappresenta la spina dorsale del diritto alla salute di tutti i cittadini”.
“La valorizzazione del personale sanitario rappresenta una delle priorità assolute, – scrive il gruppo l’Uv – come dimostrato dalle importanti risorse economiche destinate in questa Legislatura al comparto dei lavoratori sanitari. Crediamo inoltre sia necessario essere attrattivi anche attraverso misure che migliorino la qualità e il benessere degli operatori sanitari e in questo senso va l’Atto aziendale recentemente approvato che si presuppone di rafforzare l’efficacia dei servizi sanitari, attraverso la creazione di nuovi dipartimenti funzionali e di strutture complesse e semplici così da garantire gratificazione professionale e possibilità di carriera ai medici e a tutti gli operatori sanitari.”
Il gruppo Uv snocciola quindi alcuni dati: nel 2022 sono stati stanziati 9,3 milioni di euro per le indennità del personale medico e infermieristico, grazie a una legge ad hoc. L’anno l’investimento è stato incrementato a 12 milioni di euro annui, includendo risorse aggiuntive destinate al restante personale sanitario non coperto dalle leggi sull’attrattività.Nel 2024 le somme sono salite a 15,2 milioni di euro annui, con l’inclusione di risorse aggiuntive (Rar) destinate a tutti i lavoratori dell’azienda Ausl.
“Questi investimenti, resi possibili grazie alla nostra autonomia – specificano i Consiglieri dell’UV -, hanno portato a risultati concreti: tra cui, ad esempio, un aumento di 800 euro mensili lordi per i medici e di 350 euro mensili lordi per gli infermieri, esempi tangibili dell’attenzione rivolta ai lavoratori della sanità. È fondamentale ricordare che la sanità in Valle d’Aosta si autofinanzia grazie alle risorse derivanti dall’autonomia conquistata quasi 80 anni fa. Un’autonomia che ci consente di decidere come investire per garantire il diritto alla salute della nostra popolazione, malgrado le difficoltà poste dal controllo del Governo nazionale, che spesso ostacola il pieno esercizio di questa prerogativa, pur proclamando una volontà di autonomia differenziata.”
Una risposta
Centrato il punto: una Regione con troppi soldi e poca gente competente a gestirli e dividerli.