Disabili, Melio: “Nessuno mi ha invitato in Valle”

"Credo che prima di contattare la stampa e farsi buona pubblicità, curandosi di diffondere frettolosamente la notizia per cogliere l’attimo, un’istituzione debba contattare la parte interessata, informarla, discuterne insieme" scrive Melio.
Iacopo Melio
Politica

"Non sono stato contattato minimamente da nessuno, al riguardo. Non ho ricevuto alcun invito personale nonostante io sia facilmente rintracciabile, sia sui social che via mail, avendo anche un sito internet a mio nome". L’informazione viaggia veloce ai tempi dei social e così Iacopo Melio, l’ideatore della campagna #vorreiprendereiltreno, pochi minuti dopo l’annuncio dell’Assessore Laurent Viérin risponde su Facebook alla notizia di essere stato invitato dalla Regione a soggiornare in Valle d’Aosta.

"Credo che prima di contattare la stampa e farsi buona pubblicità, curandosi di diffondere frettolosamente la notizia per cogliere l’attimo, un’istituzione debba contattare la parte interessata, informarla, discuterne insieme ed assicurarsi che ciò che vuol proporre possa essere accettato, anziché trarre conclusioni a senso unico affrettate" scrive Melio sulla propria pagina. 

Entrando nel merito della questione l’attivista dei diritti dei disabili sottolinea come: "non sono io che devo essere "premiato" per una vacanza gratis. Per cosa, poi? Cosa avrei fatto per meritarmi un simile sconto? Cosa avrei io di "speciale" rispetto ad altri che una vacanza non possono permettersela? Ho solo colto un’occasione negativa per fare della sensibilizzazione e far riflettere, come facciamo ogni giorno con la nostra onlus Vorreiprendereiltreno e come faccio ogni giorno col mio impegno civile e professionale".

Melio dice, quindi, che non accetterà la vacanza "perché "IO" non sono "TUTTI" i 4.1 milioni di disabili che ogni giorno vengono messi da parte, per colpa di superficialità e arretratezza culturale. E dal momento che l’assessore Marguerettaz e Viérin non potranno certo offrire la vacanza anche a "TUTTI" i 4.1 milioni di disabili italiani, trovo inutile prendere in considerazione questa proposta che altro non è che una appetibile vetrina".

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