Mantenere la Valle d’Aosta una terra viva, accessibile e accogliente, capace di trattenere i residenti e attrarne di nuovi. È una delle principali sfide delineate dal presidente della Regione Renzo Testolin e dagli assessori regionali durante la consueta conferenza stampa di fine anno.
I segnali positivi non mancano e li snocciola il presidente della Regione: nel 2025 la disoccupazione ha toccato il minimo storico (3,2% contro una media nazionale del 6,5%), Finaosta ha concesso 450 mutui prima casa, l’Università conta 1.109 iscritti – di cui 450 da fuori regione – e il settore turistico ha superato i 4 milioni di presenze, con 340mila visitatori al Forte di Bard e 280mila nei castelli. Per gli studenti fuori sede è in partenza il progetto dello studentato a Palazzo Cogne.
Sul fronte della sicurezza di un territorio fragile come quello valdostano, Testolin ha ricordato gli oltre 2.800 interventi dei Vigili del Fuoco, a cui si sommano quasi 550 dei vigili volontari, 1650 del Sav, i 198 gli interventi tecnici di protezione civile in urgenza. “È indispensabile continuare a investire nel sistema di protezione civile, a partire dai suoi uomini”, ha detto.
Sull’identità valdostana – terza e ultima parola chiave indicata per il 2026 – il presidente Testolin guarda al nuovo anno come a un momento cruciale per avviare un rinnovato dialogo con lo Stato, con l’obiettivo di modernizzare lo Statuto speciale. In parallelo, a gennaio, la Valle d’Aosta ospiterà una serie di incontri bilaterali tra Italia e Francia nell’ambito del Trattato del Quirinale. Se il Consiglio Valle ricorderà la prima riunione del Consiglio del CLN, la Regione rifletterà sul proprio passato attraverso la figura di Corrado Gex, di cui ricorrono i 60 anni della morte.
Per contrastare la fuga dei giovani e attrarre, l’Assessorato allo Sviluppo economico dell’Assessore Luigi Bertschy punta sul Centro Unificato della Ricerca, di cui è attesa a breve la legge, sull’orientamento, l’apprendistato e il sostegno all’occupazione femminile tramite il voucher di conciliazione. Il 2026 porterà novità significative anche sulle infrastrutture: oltre alla riapertura della ferrovia a gennaio 2027, la scommessa è aprire con l’estate la nuova aerostazione e l’avvio di nuove opere funiviarie, fra cui viene citato l’avvio dell’iter per Cime Bianche. Sui collegamenti autostradali si punta a ottenere l’autorizzazione per la demolizione del viadotto della Camolesa, migliorando i flussi in uscita dalla Valle.
La creazione di opportunità per i giovani è anche uno degli obiettivi del più giovane componente della Giunta regionale, il neo assessore Leonardo Lotto. “L’autonomia regionale sarà forte se tradotta nella capacità concreta di governare le transizioni e le politiche con pragmatismo e visione”, afferma, indicando tra le priorità per il 2026 il rafforzamento del ruolo della Valle d’Aosta in Europa, l’innovazione dei servizi pubblici e una gestione efficiente del PNRR.
Innovazione, sostenibilità e modernizzazione sono invece le parole chiave del programma 2026 dell’assessora all’Agricoltura Speranza Girod. L’obiettivo è rafforzare la competitività del comparto agricolo e forestale, valorizzare le eccellenze territoriali e promuovere una gestione responsabile delle risorse naturali, attraverso una governance partecipata che coinvolga enti locali, consorzi, imprese e cittadini.
Dopo l’approvazione della Finanziaria regionale, il neo assessore Mauro Baccega lavorerà nel 2026 alle variazioni di bilancio per declinare al meglio il Programma di governo. L’attenzione sarà rivolta anche al rafforzamento del sostegno alle piccole e medie imprese. Centrale anche il diritto alla casa, con l’obiettivo di ampliare e rendere più efficaci gli strumenti di mutuo agevolato per l’acquisto e la ristrutturazione delle abitazioni, collegandoli alle esigenze di riqualificazione energetica e sicurezza del patrimonio edilizio. In questo quadro si inserisce anche la revisione della legge regionale sull’edilizia residenziale pubblica.
Nell’istruzione, l’assessore Erik Lavevaz conferma il supporto alle scuole di montagna e investimenti nei servizi educativi 0-6 anni. Si lavorerà su benessere psicologico, contrasto alla dispersione scolastica e formazione degli insegnanti. Fra gli obiettivi citati anche quello del rilancio del Brel.
Nel 2026 l’assessore Davide Sapinet conferma l’impegno su sicurezza del territorio e resilienza ambientale, con attenzione agli effetti del cambiamento climatico. Proseguiranno la riqualificazione degli alloggi sfitti e la costruzione di nuove abitazioni nei quartieri Cogne e Dora di Aosta. Saranno potenziati i sistemi di monitoraggio e allerta, con studi su versanti, ghiacciai e permafrost per la prevenzione dei rischi. Sul fronte ambientale, si punta alla riorganizzazione della raccolta rifiuti, alla bonifica di siti e alla razionalizzazione delle discariche, insieme a interventi su strutture pubbliche, sport, ciclabili e rischio idrogeologico.
Per l’assessore Carlo Marzi, il 2025 è stato l’anno del rafforzamento delle politiche sanitarie e sociali. In campo sanitario, priorità al nuovo ospedale Parini e alla riorganizzazione dei servizi per una popolazione sempre più anziana. Tra gli interventi: sviluppo della telemedicina, trasporti sanitari gratuiti, Fascicolo sanitario elettronico. Le politiche per la disabilità si sono concentrate su progetti personalizzati, attivazione del servizio Sollievo e apertura di un centro per giovani con autismo.
In ambito turistico, sarà presentato nella primavera 2026 il Piano di marketing strategico della Valle d’Aosta, atteso da tempo, con l’obiettivo di aumentare la notorietà della regione, attrarre nuovi flussi turistici e favorire la destagionalizzazione attraverso eventi e appuntamenti di rilievo internazionale. Nel frattempo i primi dati sul periodo gennaio – ottobre 2025, anticipati dall’Assessore Giulio Grosjacques, segnano già un sorpasso delle 4,6 milioni di presenze registrate nel 2024, con la certificazione del pieno recupero degli arrivi dei turisti stranieri, dopo il periodo pandemico. A giugno 2026, al termine dell’esame di abilitazione, entreranno in attività le guide di media montagna, mentre nei primi mesi dell’anno sono attese le disposizioni attuative della legge regionale 16/2025, che affronta il problema dell’alloggio del personale nelle località turistiche.
