Egomnia, il Ministro Boccia: “Non ci sono i presupposti per lo scioglimento del Consiglio”
“Il consiglio regionale resta in carica nel pieno dei suoi poteri”. A dirlo è oggi alla Camera dei deputati il Ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, rispondendo ad un question time presentato dalla deputata valdostana Elisa Tripodi. Le vicende dell’Inchiesta Egomnia, ha aggiunto il Ministro Boccia, “al momento non integrano i presupposti di fatto o di diritto previsti dall’articolo 48 dello Statuto”. Come ricordato dal Ministro la norma prevede, infatti, che il Consiglio regionale possa essere sciolto “quando compie atti contrari alla Costituzione o al presente Statuto o gravi violazioni di legge o quando, nonostante la segnalazione fatta dal Governo della Repubblica, non proceda alla sostituzione della Giunta regionale o del Presidente che abbiano compiuto analoghi atti o violazioni”. Inoltre lo scioglimento può essere disposto “per ragioni di sicurezza nazionale”.
Evidenziando, quindi, come l’inchiesta sia ancora in corso, Boccia ha ricordato come nei giorni scorsi i 4 indagati si sono dimessi e che le funzioni di presidente della Regione sono state assunte da Renzo Testolin.
Sull’altra questione, posta da Tripodi, quella della separazione delle funzioni di prefetto/presidente, il Ministro ha ricordato invece come l’eventuale modifica deve necessariamente passare per una norma di attuazione.
Boccia ha annunciato, quindi, che entro la fine di questa settimana sarà ricostituita la Commissione paritetica.
“Sono anni che in Valle d’Aosta si parla della presenza di una struttura mafiosa che si fonda sulla compiacenza di operatori economici e classe dirigente” ha presentato in aula l’iniziativa la deputata Tripodi “Questa iniziativa vuole fare chiarezza su questa situazione e restituire dignità al popolo valdostano sconvolto per le notizie di stampa”. Per la sua collega, Anna Macina, le funzioni di prefetto/presidente affidate alla stessa persona “sono un paradosso. Il controllato e controllore si fondono nella stessa persona. Lo si è visto quando il Presidente/Prefetto della Regione, oggi indagato, è lo stesso che ha dovuto inviare la relazione sul possibile scioglimento di due comuni, Saint-Pierre e Aosta, per infiltrazioni mafiose. Chi controlla allora il controllore che è anche controllato?”.