La maggioranza boccia la mozione di Pcp che chiedeva di avviare una riflessione in I Commissione acquisendo i documenti della richiesta di archiviazione dell'Inchiesta Egomnia. "Strumentalizzazione" e ancora "Non siamo un IV grado di giudizio".
Nella richiesta di archiviazione della Procura distrettuale, accolta dal Gip del Tribunale di Torino, si parte dal condizionamento elettorale “obiettivamente riscontrato” dall’inchiesta. A mancare è però la prova dell’accordo con i candidati indagati.
La crisi politica in piazza Deffeyes si avvia verso una nuova fase, e a saltare potrebbe essere proprio il posto apicale, quello del presidente della Regione Erik Lavévaz. Al suo posto Renzo Testolin ha preso tempo per ragionare sull'avvicendamento, mentre l'atmosfera politica attorno al palazzo è cambiata.
“Chiediamo a voce alta le dimissioni di Testolin affinché la Magistratura possa fare chiarezza senza pressioni", spiega il movimento, che si rivolge anche alle forze politiche a sinistra: "Ci chiediamo in tal senso dove siano finiti Pd e i consiglieri di Pcp, gli stessi che in campagna elettorale si stracciavano le vesti per la legalità".
Testolin comunica all'aula di aver ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini. Spelgatti: "Le responsabilità penali dei singoli non sta a noi giudicarle, ognuno risponde davanti allo Stato, davanti a Dio e alla propria coscienza"
Notificati gli avvisi di conclusione delle indagini a: Luca Bianchi, Stefano Borrello, Antonio Fosson, Renzo Testolin e Laurent Viérin, nonché ai protagonisti del processo “Geenna” Roberto Alex Di Donato, Alessandro Giachino e Antonio Raso.
La segreteria confederale Savt chiede a tutti di iniziare "quel percorso di cambiamento e rinnovamento che porti nuovamente la Valle d'Aosta ad essere un esempio virtuoso di autogoverno da imitare in Italia e in Europa"
Dopo le dichiarazioni di astensione (M5S, Adu Vda, Lega e Elso Gerandin di Mouv') o di voto contrario (Cognetta e Ferrero di Mouv') , l'ingresso nell'Assemblea regionale della consigliera comunale di Saint-Pierre Alessia Favre sembrava precluso. E' stato invece Claudio Restano del gruppo misto a sbloccare l'impasse in cui sembrava caduta l'adunanza straordinaria.
"C’è sicuramente un problema alla base che va risolto. - scrive su Fb Luigi Di Maio - I valdostani infatti devono avere una figura terza che possa garantire legalità e giustizia nella propria Regione. Una figura che certamente non può essere “politica”."
A fare il suo ingresso domani in Consiglio Valle sarà allora per l'Uv il Presidente del Mouvement, nonché sindaco di Verrayes e Presidente dell'Unité Mont Cervin, Erik Lavevaz.
Non è andata giù al "Mouvement" il question time presentato ieri dalla deputata valdostana al Ministro Boccia sullo scioglimento del Consiglio regionale. Union che poi punta Salvini, domani ad Aosta: "non abbiamo bisogno di falsi moralisti lombardi”.
Per prima entrerà Alessia Favre in sostituzione di Laurent Viérin, poi Carlo Marzi al posto di Antonio Fosson e a seguire Luisa Trione per Stefano Borrello. Rimane invece ancora un'incognita sul nome del sostituto di Luca Bianchi fra le fila Uv
Dopo tre ore di discussione l'ordine del giorno "La misura è colma" passa, emendato, all'unanimità. Lo scambio di accuse dell'inizio finisce con un compromesso, e con l'invito a Morra ad un evento dell'Osservatorio sulla legalità.
Sull'altra questione, quella della separazione delle funzioni di prefetto/presidente, il Ministro ha ricordato come l'eventuale modifica deve necessariamente passare per una norma di attuazione. Boccia ha, quindi, annunciato che entro questa settimana sarà ricostituita la Commissione paritetica.