A quattro mesi dal voto per le comunali, attese per fine settembre, nei paesi della Valle del Cervino cominciano le prime mosse. Sulla scacchiera della politica locale, c’è chi pensa al prossimo mandato, chi cela la sua strategia e chi esce dai giochi.
Dell’Unité des Communes Mont Cervin sono nove i Comuni che andranno alle urne per eleggere il primo cittadino: Chambave, Chamois, Châtillon, La Magdeleine, Pontey, Saint-Denis, Saint-Vincent, Torgnon e Verrayes. Mancano all’appello Antey-Saint-André e Valtournenche che, nel maggio 2024 e 2023, hanno scelto come rispettive sindache Nicole Chatrian ed Elisa Cicco.
Châtillon: Camillo Dujany fa un passo indietro, mentre Henri Calza esclude una possibile candidatura
L’attuale Sindaco, Camillo Dujany, si sfila “per ragioni familiari”. Al suo posto, spunta il nome di Henri Calza, Sindaco di Châtillon dal 2010 al 2015. Il diretto interessato smentisce: “escludo di candidarmi. Se ne parla, me lo hanno chiesto, ma al momento non ho la disponibilità di tempo”. Calza è stato recentemente riconfermato, per il prossimo triennio, amministratore unico – lo è dal 2019 – della società Vallée d’Aoste Structures srl. Più probabile, invece, che a raccogliere il testimone sia l’assessore ai lavori pubblici Luigi Girola. Alle sue spalle, anni di impegno in consiglio comunale. Dal 2010 al 2015 fu consigliere di maggioranza, nel 2015 finì all’opposizione, dopo essersi candidato come vice di Calza, e nel 2020 fu il più votato della lista Dujany-Brunod (con 339 voti).
“È ancora prematuro parlare di ruoli apicali” dichiara Girola. “Del gruppo uscente c’è chi ha dato la disponibilità a continuare a lavorare per questa amministrazione. Ora bisogna guardarsi intorno, fare qualcosa di condiviso e creare una buona squadra”.
“È davvero troppo presto”. Anche la minoranza è concentrata su idee, progetti e contenuti. A riferirlo è Riccardo Donazzan, consigliere di opposizione, che anticipa “fra le due minoranze siamo piuttosto convinti di voler continuare insieme”. Volontà confermata dall’altro capogruppo di minoranza Émile Gorret: “l’idea è quella di dare continuità a questi anni e portare avanti il progetto anche per la prossima legislatura”.
Pontey: potrebbe ricandidarsi l’ex ‘storico’ Sindaco Rudy Tillier

Tra le vie del paese si vocifera un possibile ritorno di Rudy Tillier, che indossò la fusciacca per tre legislature consecutive, dal 2005 in poi. Nel 2020 lasciò il testimone a Leo Martinet, ora primo cittadino, e tentò il colpo – che non andò a segno – candidandosi alle regionali. Tillier non smentisce le voci, né le conferma. “Ne deve ancora passare di acqua sotto i ponti” dice. “In questi cinque anni ho proprio staccato la spina. Devo vedere se c’è una squadra”.
Nel frattempo, il Sindaco Leo Martinet afferma: “In questa fase stiamo lavorando sul bilancio e non sulla prossima amministrazione. Indubbiamente, chi ha fatto questi cinque anni ha la voglia e l’interesse di continuare a portare avanti i lavori svolti fino ad oggi”. Mentre la capogruppo di minoranza, Ilaria Lavoyer, dichiara: “stiamo facendo le valutazioni di massima. I ruoli, anche la volta scorsa, li abbiamo definiti all’ultimo”.
Chamois e La Magdeleine: Pucci e Duroux disponibili per il secondo mandato

Chiare sono invece le intenzioni del Sindaco di Chamois Lorenzo Pucci, che si ripropone per un secondo mandato. “Il pensiero l’ho fatto e l’ho anche annunciato in consiglio. Ma un conto è la volontà, un altro è avere il consenso che devo riconquistare”. Sull’avversario che lo sfidò per la fascia tricolore nel 2020, Casarotto Antonio detto ‘Antoine’ – ora consigliere di minoranza -, dice “sono sei consigli comunali che non si presenta senza giustificare l’assenza. Pur essendo all’opposizione, non partecipa alla vita dall’amministrazione”.
Casarotto non si sbottona. “Non so ancora se darò la mia disponibilità come candidato sindaco. Adesso è ancora tutto nell’indecisione. Per ora c’è un sottobosco, un gruppo di discussione, ma non c’è ancora nulla di definito”.

Per La Magdeleine, lista unica nel 2020, potrebbe ripresentarsi, anche in questo caso per un secondo mandato, l’attuale primo cittadino Mauro Duroux. “Abbiamo iniziato a parlarne come gruppo. Se ci saranno le condizioni, ho manifestato la mia disponibilità a proseguire”.
“La strada è ancora lunga” a Torgnon, dove Lorena Engaz, Sindaca dal 2021 in seguito alle dimissioni di Daniel Perrin, comunica “siamo in una fase embrionale, sto facendo le opportune valutazioni”.
Liste uniche a Chambave, Verrayes e Saint-Denis
A Chambave tutto tace. O quasi. Il primo cittadino Marco Vesan non si sbilancia su un eventuale terzo mandato. “Stiamo ancora, soltanto, parlando di gruppo” commenta.

Qualche curva più in alto, a Verrayes, la Sindaca Wanda Chapellu spiega di essere al lavoro per capire se ci sono le condizioni per proseguire.
Dialogo aperto a Saint-Denis, dove il Sindaco Guido Théodule, che indossò la fascia tricolore dal 1990 al 2010 e poi di nuovo nel 2020, e Franco Thiébat, primo cittadino dal 2010 al 2020, puntano a rappacificarsi. Si potrebbe dunque tornare, per le comunali 2025, a una lista unica con Théodule alla guida.
“In linea di massima, se ci sono le condizioni per presentarmi alle comunali di fine settembre, darò la mia disponibilità” dichiara il Sindaco Théodule. “A Saint-Denis vanno a votare circa 300 persone. La miglior cosa sarebbe evitare di spaccare il paese” spiega Thiébat, ora all’opposizione.
Saint-Vincent, Francesco Favre verso il secondo mandato?

Mentre i residenti della località termale danno per scontata una ricandidatura del Sindaco Francesco Favre, il diretto interessato precisa: “Non sciolgo la riserva. Dipende dalle alleanze che si riusciranno a fare e dai nomi che faranno parte della squadra”.
“Sarebbe un piacere continuare a portare avanti il lavoro di questi cinque anni per raccogliere ciò che è stato seminato” confessa Favre. “Con la vice Sindaca, ma anche con gli assessori, c’è stata una sintonia assoluta”.
Nel frattempo, il capogruppo di opposizione Maurizio Castiglioni, candidato Sindaco nel 2020, fa sapere “ho aderito al centro autonomista, nella componente di Stella Alpina. Ho preso qualche settimana di tempo per dare la disponibilità a (un’eventuale) candidatura. Deciderà il movimento” se per le comunali o regionali.
Deluso resterà chi immaginava una sfida a due tra l’architetto Favre e l’ingegner Camos. Quest’ultimo, attualmente in minoranza, dichiara: “ho una situazione familiare – legata allo stato di salute dei genitori – piuttosto complessa. Non ho mai detto che volevo fare il Sindaco”.
Nessun nome nemmeno dal secondo gruppo di minoranza, che vede come capogruppo la consigliera Carmen Jacquemet. “Abbiamo avviato una serie di consultazioni sul territorio, sia con gruppi di persone sia con gruppi politici”.
