Elezioni comunali, pronta a sbarcare in Consiglio la proposta di legge

Il testo prevede il ritorno all'elezione diretta di sindaco e vice anche nei comuni sotto i 1000 abitanti. Sulla riforma elettorale regionale la maggioranza prende più tempo e Rete Civica fa un passo indietro rispetto all'ultimatum lanciato nei mesi scorsi.
Immagine di archivio
Politica

Se da una parte frena la riforma della legge elettorale regionale, avanza spedita verso il prossimo consiglio regionale del 2 e 3 dicembre quella sulle elezioni comunali. La I Commissione ha dato nel pomeriggio di oggi parere favorevole a maggioranza, con il voto contrario del gruppo M5S e l’astensione dei gruppi Lega VdA e Mouv’, sulla proposta di legge che modifica le disposizioni in materia di elezioni comunali e di indennità degli amministratori degli Enti locali. 

Il testo, sottoscritto dai Consiglieri Patrizia Morelli e Jean-Claude Daudry, Joël Farcoz e Flavio Peinetti, Pierluigi Marquis, Alberto Bertin, Diego Lucianzaz e Roberto Luboz, Elso Gerandin, Daria Pulz  e Claudio Restano, prevede il ripristino nei 42 comuni sotto i 1000 abitanti, dell’elezione diretta del Sindaco e del Vicesindaco.

Nei piccoli comuni viene variata la composizione dei Consigli comunali: da una maggioranza di 7 a 4 si passa ad una maggioranza di 8 (6 consiglieri, più il Sindaco e il Vicesindaco) a 3. Riguardo alla rappresentanza di genere, si alza dal 20 al 35 per cento la misura sotto la quale nessuno dei due generi può essere rappresentato così come sono introdotte modalità di scrutinio volte a meglio garantire la segretezza del voto, prevedendo, laddove possibile, il mescolamento delle schede votate prima dello scrutinio. La proposta di legge innalza poi le indennità dei sindaci di circa il 50% per i comuni sotto i 1000 abitanti e del 40% circa per i sindaci dei comuni fra 1000 e 3000 abitanti.  Martedì scorso il Cpel aveva dato parere positivo al testo chiedendo alcune modifiche.

Sulla riforma elettorale regionale arriva invece il passo indietro di Rete Civica sull’ultimatum (il cronoprogramma sottoscritto con il Governo Fosson prevedeva il varo della riforma entro fine novembre) lanciato nei mesi scorsi. Di fronte alle richieste dell’Uv di aver più tempo per analizzare la proposta, nella riunione di ieri la maggioranza, allargata a Rete Civica, ha deciso di depositare domani mattina il testo elaborato dalla sottocommissione. Una proposta che sarà presa come base del confronto.

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