L’Union Valdôtaine prende tempo. Per definire alleanze e strategie in vista delle elezioni europee la strada è ancora tutta in salita. Ieri, lunedì 23 marzo, il Conseil fédéral del movimento si è riunito per fare il punto sui possibili accordi che possano portare all’obiettivo di seggio al parlamento europeo.
Ufficialmente la decisione è di mantenere aperto il tavolo delle trattative a 360° proseguendo, quindi, i colloqui avviati sia con il centro sinistra che con il centro destra.
L’ipotesi che il presidente del mouvement, Ego Perron, ha sottoposto al Conseil, però, era diversa: ottenere un mandato per trattare con un partito della maggioranza del governo nazionale. Un’idea che ha suscitato più di una perplessità fra i componenti dell’organo del partito, dal momento che l’ordine del giorno presentato da Perron è stato modificato e poi votato all’unanimità. Sarebbero ancora troppi i nodi da sciogliere: è necessario scegliere se andare verso per un apparentamento o se inserire un candidato ‘targato Uv’ in seno alla lista di un partito nazionale. E poi è necessario definire con quale partito della maggioranza nazionale avviare le trattative. Alcuni, quindi, hanno detto no a una “cambiale in bianco”.
Il Conseil fédéral ha chiesto di essere convocato per il 7 aprile per fare nuovamente il punto della situazione. Ma la tabella di marcia impone ora delle tappe forzate. Entro il 15 aprile devono essere presentati i simboli al Vicinale e quindi sarà necessario scegliere se presentare una lista autonoma o se apparentarsi con un altro partito. Entro il 28 aprile, infine, dovranno essere presentate le liste.