"Non getto la spugna abbandono il ring del Consiglio regionale perché in questo momento il gioco è troppo complicato e confuso ed io voglio rimanere pulito e vederci chiaro". Così si concludeva l'intervento preparato dal consigliere indipendente Uv, Paolo Contoz, che ieri in aula non è riuscito a leggere.
"Chiedo scusa a tutti coloro che credevano in me come politico vero e mi avrebbero sostenuto a portare avanti le mie idee nella campagna elettorale e questa volta sarebbero stati veramente tanti. Ma governare con questo clima per me è impossibile" proseguiva Contoz svelando poi di aver sognato un futuro da Assessore al turismo. "È tutto troppo difficile: non ci sono più ideali, solo slogan, solo parole, solo minacce, non è questa la politica in cui io credevo e per la quale mi sono sempre battuto".
Sulle azioni promosse della magistratura contabile, il consigliere Uv spiega di aver anche "pensato di spogliarmi di tutto il mio patrimonio e lasciarlo a moglie e figli, ma vi pare giusto? È una questione di principio".
Critiche, già riservate ieri al gruppo Uv, arrivano nella seconda parte dell'intervento anche per il capogruppo Augusto Rollandin: "lascia passare solamente quello che decide lui, con una minoranza che va avanti a 116 ed esposti alla Corte dei conti, con una Corte dei conti di cui senti il fiato sul collo ogni volta che devi votare".
Contoz torna, quindi, a fare l'imprenditore ma annuncia di rimanere comunque nell'Uv: "perché rimane l’unico movimento in cui io credo personalmente in questo momento, nonostante tutto, anche se penso abbia bisogno, dopo le elezioni regionali, di fare un repulisti e di ripartire dalle sezioni e dai giovani per ricostruire una nuova Union valdôtaine ed io se avrete bisogno di me ci sarò ad aiutarvi".