Vincitori e vinti, ecco i commenti a caldo sulle elezioni regionali in Valle d’Aosta

I primi commenti a caldo dei candidati, mentre lo scrutinio è ancora in corso, tra delusioni, conferme e riflessioni sui risultati.
Elezioni regionali
Politica

Si sono fatti attendere a lungo, fino alla fine, ma poi sono arrivati anche loro, i vincitori di questa tornata elettorale. O meglio, in sala stampa si è fatto vedere solo il Presidente dell’Union Valdôtaine, Joel Farcoz, visibilmente soddisfatto dei dodici seggi conquistati. “Abbiamo dimostrato di essere ancora una forza del territorio e il popolo valdostano ha voluto ricompensarci con questo grande risultato”.

Gli Autonomisti di Centro fanno il botto conquistando sei seggi

“Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, non credo che avremmo preso il premio di maggioranza e ci fossimo alleati preventivamente”. Parole di Marco Carrel, primo dei votati della lista con oltre 1800 voti.

Quattro seggi per Fratelli d’Italia: “Soddisfatti ma forse si poteva di più”

Fratelli d’Italia incassa quattro seggi, alla prima partecipazione alle elezioni regionali valdostane. Alberto Zucchi, secondo per numero di voti, si dice soddisfatto del risultato anche se “forse mi aspettavo qualcosina di più, visto il trend nazionale. Resta molto valido il risultato intorno al 30% del centrodestra, dal quale partire domani per fare i vari ragionamenti riguardanti poi eventualmente la composizione della maggioranza”.

AVS conquista tre seggi e festeggia con un po’ di rammarico

L’Alleanza Verdi Sinistra festeggia il risultato conquistando il terzo seggio grazie al meccanismo dei resti. “E’ un risultato eccezionale per noi – spiega Chiara Minelli, prima per numero di voti nella lista – peccato però per il risultato della Sinistra in generale: forse si poteva fare meglio restando uniti”.

La Lega conquista “solo” tre seggi: “Siamo un po’ delusi anche se le percentuali sono quelle del nazionale”

A seggi assegnati, il primo commento a caldo arriva da Marialice Boldi, segretaria della Lega Valle d’Aosta, che non nega un po’ di delusione: “Passiamo da 6 a 3 consiglieri, anche se poi alla fine le percentuali  (8,38%) sono in linea con quelle nazionali”.

Tre seggi per il PD – Progressisti Federalisti Valle d’Aosta

La Sinistra si è presentata al voto divisa, con ben tre liste schierate al via. Il Partito Democratico – Progressisti Federalisti della Valle d’Aosta riesce comunque ad aggiudicarsi tre seggi con l’8% delle preferenze. A commentare l’esito dello spoglio, a caldo, è l’assessore uscente Jean-Pierre Guichardaz. “E’ un risultato che ci conforta, nonostante questa divisione sofferta, di andare divisi, per noi che guardiamo dalla stessa parte, diciamo così”.

 

Forza Italia e Renaissance al 10%, Emily Rini: “Un exploit che non ci aspettavamo”

Mentre lo scrutinio per le elezioni regionali si avvia verso la conclusione, iniziano ad arrivare i primi commenti a caldo. Emily Rini, coordinatrice regionale Forza Italia, commenta positivamente il risultato di Forza Italia e Renaissance con 10,12% dei voti.

Vda Aperta fuori dal Consiglio Regionale, Daria Pulz: “Siamo decisamente rammaricati”

Daria Pulz, candidata in Valle d’Aosta Aperta – lista che ormai è da considerarsi fuori dal Consiglio – commenta con amarezza: “Siamo decisamente rammaricati. Se vogliamo trovare il lato positivo è che entreranno comunque più donne in Consiglio Regionale”.

Delusione Valle d’Aosta Futura: “La bassa affluenza ci ha penalizzati”

Edoardo Artari non si nasconde, in sala stampa, ed esprimere tutta la sua delusione per un risultato che vede la lista di Valle d’Aosta Futura restare fuori dal Consiglio regionale. “Qualcosa non ha funzionato, di certo l’affluenza intorno al 55%, se escludiamo le nulle e le bianche, non ci ha favorito”.

Giovanni Girardini commenta i primi risultati di Renaissance: “E’ un buon posizionamento, speriamo di contare”

Intervistato nell’imminenza dei primi dati risultati si dice ottimista sull’esito degli scrutini.

Una risposta

  1. Sembrano messaggi promozionali per detersivi o yoghurt alla frutta.
    Il top del peggio a Emily Rini, quella che nell’UV da assessore all’istruzione impose il francese veicolare nelle scuole salvo fare marcia indietro per il lancio di uova marce.
    Forza Italia è il bed and breakfast di tanti riciclati che non hanno indicato nulla in relazione, poniamo, al proposito illiberale del’UV di incrementare il “carattere etnico dei residenti”, sposato da Rini prima del lancio di uova.
    Questi riciclati si portano dietro il loro pacchetto di preferenze in ogni cambio di bed and breakfast, ma è una sconfitta per Forza Italia che ignora i suoi impliciti presupposti esistenziali di libertà culturale che sarebbero sacrosanti in questa regione.

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