Come fare danni per 80mila euro complessivi agli appartamenti a disposizione per l’emergenza abitativa e farla franca.
È la Lega Nord, in Consiglio comunale ad Aosta, a sollevare la questione e a lanciare l’allarme, chiedendo al Sindaco e alla Giunta di rescindere i contratti di locazione per i soggetti responsabili di danneggiamenti agli appartamenti.
Il Carroccio porta due esempi a conoscenza del Consiglio, uno particolarmente grave: “Un inquilino – ha spiegato il consigliere Andrea Manfrin – dopo aver procurato 5mila euro di danni si trova in un altro appartamento, nuovamente consegnatogli per l’emergenza abitativa. Un altro dopo aver lasciato 25mila euro di danni in un appartamento si trova di nuovo in emergenza abitativa e riceverà probabilmente un nuovo alloggio in un altro Comune. Chiediamo solo si rispettino le regole, perché la delibera regionale prevede la proroga solamente nel caso ci sia stata ‘diligenza nella conduzione dell’alloggio’. Un patto evidentemente tradito, e chi lo fa deve lasciare il posto ad un’altra famiglia in attesa”.
La mozione viene respinta dal Consiglio, con i voti favorevoli di Lega, MoVimento 5 Stelle, UVP, Fedi (Alpe), e Caminiti e Zuccolotto (UV), nell’astensione collettiva.
“È un momento di transizione, con il passaggio di competenze dal Comune alla Regione – spiega invece in risposta l’assessore alle Politiche Sociali Marco Sorbara – ma si stanno intensificando i controlli ed i sopralluoghi, cercando di rendere più rapida la legge”.
Qualche dato arriva invece dall’assessore al Patrimonio Carlo Marzi: “Questa mozione – ha spiegato – non tiene conto dei dati reali. In quattro anni, dal 2010 al 2014, gli stanziamenti per l’emergenza abitativa sono passati da 65mila euro ad un milione, e la Regione sta rispondendo con più controlli , con risultati già concreti e tangibili”.
La maggioranza si divide. Mentre per Luca Girasole, capogruppo di Stella Alpina “il problema è in mano alla Regione, una mozione che impegni Sindaco e Giunta comunale non ha senso”, per Luca Zuccolotto (UV) ha ragione la Lega Nord: “Vale anche qui il principio per il quale se rompo qualcosa lo pago”. Gli fa eco Vincenzo Caminiti (anch’egli unionista): “Il disagio sociale non autorizza a devastare le proprietà pubbliche. Si aiutano le persone in difficoltà, ma queste devono portare il giusto rispetto”.
Profondamente insoddisfatta dall’esito la Lega, che critica lo ‘smarcamento’ del Comune, e l’accusa dall’amministrazione di occuparsi di argomenti che attirano l’attenzione mediatica: “Questa iniziativa ha un’altra funzione – spiega Nicoletta Spelgatti – dal momento che noi ci occuperemo sempre di smascherare il cattivo utilizzo dei soldi e gli abusi, a maggior ragione su un argomento come quello della casa, in un momento di emergenza abitativa così forte anche nella nostra Regione”