“Emily Rini ci deve 10mila euro”. L’Uv avvia procedimento di recupero

La replica della Presidente del Consiglio Valle: "Operazione squallida, che sa tanto di ritorsione per le scelte politiche che ho fatto." E poi: "Comunque stiano tranquilli, coloro che hanno ordito questa bassezza, perché - come sempre - onorerò gli impegni presi".
La sede dell'Union valdotaine
Politica

Diecimila euro. E’ quanto chiede alla presidente del Consiglio Valle Emily Rini l’Uv che, nei mesi scorsi, con un voto unanime del Comité Fédéral, ha avviato nei suoi confronti un procedimento per il recupero di quanto dovuto a titolo di rimborso durante la precedente legislatura. La richiesta è stata notificata a Rini nei giorni scorsi.

“Abbiamo tentato la via bonaria senza risultato e quindi abbiamo deciso di far valere i diritti del movimento per via formale, per rispetto del movimento stesso e di tutti i suoi iscritti e amministratori che onorano gli impegni assunti” spiega il Presidente del Mouvement, Erik Lavevaz.

Rini, parla invece di “operazione squallida, che sa tanto di ritorsione per le scelte politiche che ho fatto. Ma, fortunatamente, sono una persona libera, senza scheletri nell’armadio e non ho paura di questi metodi, che ricordano tanto tristi realtà.” La Presidente del Consiglio regionale dichiara poi di voler rispettare gli impegni. “Comunque stiano tranquilli, coloro che hanno ordito questa bassezza, perché – come sempre – onorerò gli impegni presi”.

Nella lista Uv alle scorse elezioni regionali, Emily Rini aveva sottoscritto con il Movimento,  da quanto si apprende, all’atto della candidatura, il riconoscimento del debito. Lo Statuto del Leone Rampante prevede, infatti, che non possono candidarsi gli eletti non in regola con i versamenti (la percentuale mensile fissata dal Comité Fédéral  si aggira intorno al 7%).

“Ho sempre onorato i miei impegni con l’Union Valdôtaine, e proprio nel maggio scorso avevo risposto al movimento, dichiarando che intendevo continuare a farlo, versando già all’epoca una quota, ma a seguito del procedimento della Corte dei Conti mi sono ritrovata ad avere il mio conto corrente e tutti i miei beni bloccati e quindi non utilizzabili.” risponde Rini, che nel giugno 2018 ha abbandonato l’Uv ed è ora coordinatrice regionale di Forza Italia.

“Tale procedimento è nato da un voto che avevo espresso in Consiglio regionale in quanto unionista, per questo avevo chiesto la cortesia di attendere la definizione del giudizio. Proprio per questo pensavo di meritare un po’ più di rispetto dal movimento, che ho sempre rispettato, anche nel momento in cui ne sono fuoriuscita. Negli anni in cui ho rappresentato l’UV in Consiglio regionale, ho versato oltre 100 mila euro nelle sue casse, oltre alle spese per le campagne elettorali”.

Rini punta poi il dito verso colleghi ed ex, eletti nelle fila dell’Uv “che non versano o che non hanno versato regolarmente al movimento”. “Mi piacerebbe sapere se questo provvedimento sia  stato recapitato soltanto a me” dice.

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