“Perché la base del Pdl non viene considerata?” A domandarselo è oggi dal suo Blog, il consigliere regionale del Pdl, Enrico Tibaldi che sottolinea come all’interno del suo partito la scelta di “bussare insistentemente alla porta della maggioranza regionalista” sia nella mani di un “triumvirato (due consiglieri e il coordinatore) che lo vuole condurre alla corte dell’imperatore. “
Secondo il consigliere regionale “dissidente” quindi, al contrario della Stella Alpina e dell’Uv, che ieri ha avviato il confronto con la base, il popolo piediellino valdostano non sarebbe stato coinvolto nella decisione.
“Perché la base pidiellina non viene considerata? – si domanda Tibaldi – Questa domanda può apparire superflua se penso che il coordinamento regionale, l’organo direttivo di cui faccio parte, non è più stato convocato dall’autunno scorso onde evitare confronti troppo euforici tra le diverse opinioni. ..Sappiamo che chi conduce le nave ha anche buon gioco a portare la ciurma verso il punto d’approdo individuato, ma è altrettanto vero che bisogna avere almeno il coraggio di comunicare alla ciurma in che direzione si pretende di andare e perché lo si fa.”
La strada intrapresa dai vertici del Pdl non è però quella giusta secondo Tibaldi. “Se qualcuno ha deciso di avventurarsi nel terreno del decisionismo a ogni costo lo farà a proprio rischio e pericolo – conclude il Consigliere regionale del Pdl – La “base” c’è e, anche se non si fa sentire, guarda con estrema attenzione a ciò che sta accadendo a Palazzo Deffeyes, anche se non è stata minimamente presa in considerazione. Essa oggi viene snobbata ed educatamente trangugia in silenzio; domani potrebbe accadere che ci snobba lei.”
