Federalismo fiscale: la riforma deve avere l’avvallo dei Consigli regionali

Il presidente del Consiglio regionale, Albert Cerise, ha preso parte alla presentazione del Rapporto 2008 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea. 'La sfida del federalismo deve coinvolgere in maniera più decisiva i Consigli regionali'.
Albert Cerise
Politica
"L'attuazione della riforma in materia di federalismo fiscale deve passare attraverso l'avvallo dei Consigli regionali, in particolar modo nelle Regioni a statuto speciale dove la necessità di negoziare con lo Stato le norme di attuazione è di massima importanza." Questo il parere del presidente del Consiglio regionale, Albert Cerise, che ha preso parte, nei giorni scorsi, alla presentazione del Rapporto 2008 sulla legislazione tra Stato, Regioni e Unione europea, in occasione della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee delle Regioni e Province autonome. Le posizioni della Conferenza dei Presidenti sono state illustrate al Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, intervenuto ai lavori del convegno di Venezia, assieme ai Vice Presidenti della Camera Antonio Leone e Rosy Bindi.

"Il federalismo fiscale e l'attuazione dei principi contenuti nell'articolo 119 della Costituzione – spiega il Presidente del Consiglio Valle – ridisegneranno l'assetto finanziario e fiscale dell'Italia, con ampie ricadute sui territori e sui cittadini. La sua attuazione apre quindi alla necessità di individuare un 'luogo' costituzionale dove le decisioni siano adottate e assunte tenendo conto dei punti di sintesi e di equilibrio e le Assemblee sono tradizionalmente il luogo di rappresentanza degli interessi che compongono una comunità. La sfida del federalismo non può quindi passare solo attraverso il controllo degli Esecutivi, ma deve necessariamente coinvolgere in maniera più decisiva i Consigli regionali."

"La riforma dovrà comportare inoltre un ripensamento complessivo degli assetti istituzionali – sottolinea ancora Cerise – poiché, nello stabilire l'autonomia di entrata e di spesa delle Regioni e degli enti locali, pone in primo piano il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario. Si tratta di definire una visione complessiva di sistema, che consenta di arrivare ad una progressiva armonizzazione e revisione dei processi di bilancio: sarà quindi indispensabile avviare un confronto con le Camere del Parlamento al fine di approfondire le migliori soluzioni per un reale aggiornamento dei sistemi contabili ma anche per costituire una sede permanente di cooperazione sui temi della finanza pubblica."

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