Finaosta Spa diventa società in house dopo l’ok del Consiglio Valle

Approvati il disegno di legge e l’atto amministrativo di modifica dello Statuto. L’operazione da 42 milioni di euro, con l’uscita delle banche dal capitale sociale, prevede anche la riduzione del CdA da 9 a 5 consiglieri.
La sede di Finaosta
Politica
La nuova via di Finaosta SpA, la finanziaria regionale, è segnata. Il passaggio a società in house, a totale capitale pubblico, ha avuto il nullaosta del Consiglio regionale che nella seduta serale di mercoledì 16 aprile ha approvato con 21 voti favorevoli e 8 astenuti (PD e VdAV/R) il disegno di legge. L’atto di modifica dello Statuto della stessa, a seguito dell’operazione di acquisizione, da parte della Regione, dell’intero capitale sociale ha invece raccolto 21 voti favorevoli e 7 astenuti (PD e VdAV/R).
Non sono mancati i puntini su “ì” da parte dei rappresentanti dell’opposizione ad uno dei temi centrali, dopo quello del Piano di sviluppo del Casinò de la Vallée, della seduta consiliare.
Il valore dell’operazione, con l’uscita delle banche dal capitale sociale di Finaosta, è di quasi 42 milioni di euro e avverrà – ha ricordato il presidente della II Commissione e relatore dell’iniziativa legislativa, Andrea Rosset – come è possibile fare, in Gestione speciale”. Su proposta del Consigliere Luciano Caveri, è stato inoltre approvato l’emendamento che mira a rafforzare il ruolo di verifica e di controllo del Consiglio Valle. Tra le altre novità la riduzione del numero dei consiglieri di amministrazione che passano da nove a cinque, nominati dalla Regione, di cui uno deve essere un dirigente regionale e uno nominato di intesa con la Camera di Commercio.  

Di ratifica più che di decisione del Consiglio” ha parlato il Capogruppo di VdAV/Renouveau Roberto Louvin “Sin dall’inizio – ha commentato –  il fatto che ci fosse una compartecipazione è stato considerato un parapetto rispetto al rischio che Finaosta diventasse solo un soggetto esecutore di una volontà politica del governo regionale”. “Il Consiglio Valle“– ha aggiunto Louvin – "dovrà poter capire cosa c’è alla base di certe scelte come quando si vorrà acquistare una società importante. Crediamo in un ruolo ritrovato della Finaosta, intesa come motore di spinta della regione.”
Sulla stessa linea anche Raimondo Donzel, consigliere del PD “Si tratta della necessità del “controllo analogo”, cioè del controllo dello stato di attuazione degli obiettivi e delle azioni ad essi connesse. Uno strumento così importante merita una vigilanza altrettanto puntuale.”

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