La possibilità che la gestione dei fondi europei, al pari di quelli Pnrr, sia affidata allo Stato preoccupa anche la Valle d’Aosta. A riportare i timori emersi nei giorni scorsi, durante alcune riunioni avute a Varsavia e al Comitato delle Regioni, è l’Assessore regionale agli Affari europei Luciano Caveri. “Le prospettive non sono rosee” ha spiegato Caveri. “E’ stata aperta la discussione sul futuro della politica di coesione. Il rapporto Draghi e le prime linee guida porterebbero ad una centralizzazione della politica regionale in analogia a quanto avvenuto con il PNRR, ed è una cosa che ci preoccupa notevolmente”.
Nella riunione di oggi di Giunta, nel frattempo, sono state allocate le ultime risorse della vecchia programmazione. Si tratta di 18,6 milioni di euro di fondi Poc (programma operativo complementare) che verranno utilizzati per il Progetto integrato “Supporto allo sviluppo delle imprese insediate e da insediare in Valle d’Aosta – Rafforzamento servizi offerti presso l’incubatore di impresa e creazione di un acceleratore di impresa”, i due Avvisi per il sostegno ai servizi turistici lungo il Cammino Balteo della Valle d’Aosta, i Progetti approvati nell’ambito dell’Avviso per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico di Comuni e Unités des Communes, il Progetto di valorizzazione del Castello di Quart (II lotto) e il Progetto di promozione partecipata dell’Area Grand-Paradis. Sono già stati avviati, inoltre, a valere su risorse del POC, alcuni interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici (Stazione forestale di Aymavilles e Sede del Corpo forestale della Valle d’Aosta), cui nei prossimi mesi se ne affiancheranno ulteriori.
Ammontano invece a circa 10 milioni di euro le risorse del Piano sviluppo e coesione (PSC) destinate sempre all’efficientamento energetico di alcune caserme forestali e alla riqualificazione del Palais di Saint-Vincent.
Una risposta
Che sia in mano allo Stato o alla Regione non cambia nulla: i soldi veranno in parte spesi e in parte restituiti. Cambia solo che gli autonomisti non possono pù avere voce in capitolo dove spenderli: una minaccia al loro assolutismo regionale.