La Valle d’Aosta potrebbe perdere oltre 10 milioni di fondi europei. L’allarme arriva dal neo Assessore regionale alle Attività produttive Fabrizio Roscio sul cui tavolo nei giorni scorsi è arrivata la patata bollente. “Il dipartimento politiche del lavoro – spiega l’Assessore – è fortemente sotto organico, manca personale per portare avanti la programmazione 2014-2020”. La richiesta arrivata al neo assessore è di poter implementare la struttura con almeno un paio di funzionari. “La Regione negli ultimi anni ha deciso di utilizzare i fondi europei per fare cose che prima venivano fatte con fondi regionali che hanno però dei meccanismi più complessi e delle procedure rigide” aggiunge l’Assessore.
Anche il piano di politica del lavoro è fermo. “Nell’ultimo periodo si è preferito investire in misure assistenziali come i Lus o il fondo di inclusione sociale” sottolinea ancora Roscio annunciando l’arrivo fra fine aprile e inizio maggio di un bando per il finanziamento di iniziative formative per i disoccupati giovani e adulti.
A indebolire ulteriormente il dipartimento è stato l’annuncio, durante l’approvazione dell’ultima finanziaria regionale, della creazione di un’agenzia del lavoro per risolvere il problema della decina di esperti formatori assunti a tempo indeterminato dalla Regione ma con contratti di lavoro di tipo privatistico. Nell’incertezza dei mesi a venire chi ha potuto, fra i dipendenti del comparto, ha preferito scegliere il trasferimento ad altre strutture.