Forza Italia: “Servono interventi concreti per l’accessibilità autostradale della Valle d’Aosta”

Il gruppo consiliare ha depositato delle osservazioni al Piano regionale dei trasporti.
Autostrada A5
Politica

“È necessario che la Regione intervenga direttamente per favorire l’accessibilità autostradale ai valdostani.” A dirlo è il gruppo consiliare di Forza Italia in relazione alle osservazioni depositate al Piano regionale dei trasporti. Nei giorni scorsi il gruppo ha organizzato a Saint-Vincent un incontro pubblico dal titolo “Sì trasporti efficienti, no isolamento della regione”. Alla serata, oltre ai Consiglieri regionali Pierluigi Marquis, Mauro Baccega e Christian Ganis, sono intervenuti in video anche Tullio Ferrante, Sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti, e Emily Rini, Consigliere politico del Vicepremier Tajani.

“Il nodo cruciale per noi è quello di trasferire quota parte del traffico dalla strada statale 26 all’autostrada – dicono i Consiglieri di FI -. Non possiamo più accettare a tal riguardo discussioni prive di fondamenta tecniche e amministrative. La Regione, giustamente, destina per il trasporto collettivo circa 60 milioni di euro all’anno di spese correnti, mentre per la mobilità su gomma dei mezzi privati, che rappresenta poco meno del 90% degli spostamenti, l’attenzione è pressoché nulla.”

Critiche vengono mosse anche sulla ferrovia. “Nel 2026, quando forse ci verrà restituita la ferrovia elettrificata, i tempi per raggiungere Torino o gli aeroporti corrisponderanno indicativamente a quelli di prima, con una forte penalizzazione del turismo e dell’economia. Il modo di fare turismo è cambiato: i soggiorni sono sempre più brevi e chi arriva dall’Europa e da altre parti del mondo impiega con il trasporto collettivo metà del suo tempo di vacanza solo per entrare e uscire dalla Valle d’Aosta. Sarà quindi altresì fondamentale che l’aeroporto Corrado Gex sviluppi l’attività di movimentazione di voli charter per un turismo di nicchia. Senza una rete di trasporti efficiente è difficile attrarre visitatori e garantire alla Valle d’Aosta approvvigionamento di forza lavoro qualificata.”

Secondo Marquis, Baccega e Ganis: “Se non si interviene con una programmazione lungimirante, la Valle d’Aosta rischia un nuovo isolamento. Non possiamo limitarci a soluzioni tampone: servono investimenti mirati e una politica del “fare”.

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