Gerandin, rientrano le dimissioni. Sulla riforma il dialogo rimane aperto

Il contenuto del testo approvato anche dal Mouvement impegna il Celva ad analizzare entrambe le strade, quella più radicale del passaggio diretto all’Unione di Comuni, proposta da Rollandin, e quella meno traumatica delle Convenzioni avanzata da Gerandin.
Una riunione dei sindaci
Politica

Un documento “aperto” alla discussione sulle linee guida da seguire nella stesura della riforma degli enti locali e il ritiro delle dimissioni di Gerandin. La resa dei conti tra i sindaci targati Union Valdôtaine, il Presidente della Regione, Augusto Rollandin e il Presidente dell’Uv, Ego Perron si è conclusa con la firma di un armistizio, approvato all’unanimità ieri in tarda serata, all’Hôtel des Etats di Aosta.

Partendo da alcune premesse, che nello specifico riguardano in primis la difesa dell’autonomia decisionale in materia di enti locali nei confronti delle decisioni romane, il contenuto del testo, approvato anche dal Mouvement, impegna l’Assemblea dei sindaci ad analizzare entrambe le strade, quella più radicale del passaggio diretto all’Unione di Comuni, proposta dal Presidente Rollandin, e quella meno traumatica delle Convenzioni, avanzata da Gerandin, per arrivare ad una legge condivisa e tagliata su misura per la Valle d’Aosta.

L’articolo 19 della spending review approvata in estate prevede infatti queste due possibilità: la nascita di Unioni di Comuni, con una popolazione di almeno 2.000 abitanti, che dovranno gestire in forma associata tutte le funzioni, salvo l’anagrafe e lo stato civile, oppure l’adozione di convenzioni di servizi fra comuni, che potranno essere utilizzate per un massimo di tre anni per valutare alla fine di quel periodo la loro economicità. A cascata, in ballo ci sono anche il dimezzamento di giunte e consigli comunali, oltre che il destino delle Comunità montane.

Si è scelto quindi di procedere con un tavolo aperto a eventuali osservazioni e modifiche, che ha messo tutti d’accordo. Rimane invece irrisolto il nodo dei tempi. Per qualcuno è urgente provvedere subito a riformare gli enti locali per far slittare al 2014 l’applicazione del patto di stabilità anche ai comuni sotto i 1000 abitanti, per altri l’autonomia mette al riparo la Valle d’Aosta e quindi, la spending review deve essere presa solo come fonte d’ispirazione per la riforma e non applicata tout court. Di sicuro, di tempo prezioso ne è stato perso parecchio: il primo banco di prova sarà l’assemblea dei sindaci, convocata per le 14.30 di questo pomeriggio. 

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