… gli ultimi sussulti in Consiglio comunale in attesa del grande giorno

Ultimo atto del Consiglio comunale aostano. Ultime ore del PD in maggioranza e del PdL all'opposizione. Ultime carte sfoderate dalla giunta Grimod.
Votantoine
Politica

Paolo Conte consigliava: "non perderti per niente al mondo / lo spettacolo d'arte varia / di uno innamorato di te": il corteggiamento è terminato, e in Consiglio comunale ad Aosta ci sono stati gli ultimi sussulti di opposizione di Ettore Viérin – "qui parlate ancora dell'Aosta – Martigny, ma è finito il tempo delle favole" – e gli ultimi scampoli di maggioranza di Alder Tonino – "votiamo a favore per senso si responsabilità". Proprio nelle ore dell'assemblea, infatti, veniva ufficializzato il matrimonio tra Union Valdôtaine e Popolo della Libertà, scaricando il Partito Democratico. In Consiglio nessuno se ne è accorto: questa volta, come tante altre, la politica si è fatta lontano da piazza Chanoux. L'assemblea aostana è rimasta impermeabile alle polemiche dei palazzi "che contano" – da piazza Deffeyes ad avenue des Maquisards, passando per la biblioteca di viale Europa, sede del Conseil Fédéral – e tutto ha seguito un copione già visto, con una regia fuori tempo che proponeva il PdL all'opposizione e il PD in maggioranza, degli attori a fine carriera che hanno sparato le cartucce migliori nei cinque anni passati e una fotografia non sempre impeccabile.

Ci si scalda sul letame
Sul tema cacca, come tradizione, i consiglieri hanno dato il loro meglio: "Quei signori lì voteranno per la merda. O se preferite, per lo sterco, che è un'espressione più gentile di merda". Davide Bionaz (Aosta Viva) si oppone alla costruzione di una scuola provvisoria a Tzamberlet, a pochi metri dalle stalle del maneggio, e si rivolge alla Giunta: "Come sempre siete succubi di altre amministrazioni. Per me, siete liberi di pensare che la Regione profumerà lo sterco e colorerà le mosche".

Questa scuola s'ha da fare
Giorgio Giovinazzo (Fédération Autonomiste) motiva la scelta della scuola provvisoria: "E' necessario intervenire sugli edifici scolastici per ristrutturarli e metterli a norma. Non so dove eravate la sera di Pasqua, e non so se avete sentito il terremoto, ma io in trenta secondi ero in strada con le ciabatte". Lo spauracchio sismico, che ha già costretto a chiudere la sede storica dell'IPR in viale Chabod, trova giustificazioni nell'attualità.

Là dove c'era l'erba ora c'è una città
"Lei è libero di avere una concezione dell'urbanistica che non ha nessun altro al mondo: per fortuna non è più assessore all'urbanistica". Davide Bionaz attacca Guido Cossard (Stella Alpina), che ribatte metaforicamente: "Mi sembrano i discorsi di quel vecchio curato francese, che ringraziava il signore perché in ogni città passa un fiume".
Dopo le dissertazioni sul letame, l'accordo di programma con la Regione per costruire è stato deliberato a maggioranza: i ragazzi andranno quindi a scuola, a turno durante la ristrutturazione del loro istituto, a fianco del maneggio, che verrà rimesso a nuovo per limitare effluvi ippici. Gli studenti, nei sogni degli amministratori, scenderanno dal treno nella vicina fermata "Aosta Istituto", finora mai attivata.
O magari arriveranno proprio a cavallo: dopo il "pedibus", il "cavallibus".

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