Governo, Cogne, ferrovia e discariche al centro dei lavori della mattinata

Smentita dall'assessore La Torre l'ipotesi di acquisizione della CAS da parte di un gruppo siderurgico russo. Venturella dell'Arcobaleno interroga Cerise sulla bonifica delle discariche rifiuti. La caduta del Governo apre il dibattito in Consiglio.
Enrico Tibaldi, consigliere regionale PdL
Politica
Non corrisponderebbe al vero, secondo quanto riferito questa mattina in Consiglio regionale dall’assessore regionale alle Attività produttive Leonardo La Torre, la voce secondo la quale un gruppo siderurgico russo sarebbe interessato all’acquisto della Cogne Acciai Speciali. L’ìpotesi così smentita è stata oggetto di un’interrogazione del vicepresidente del Consiglio, Enrico Tibaldi del gruppo della Casa delle Libertà. Da quanto detto dall’assessore si starebbero solo valutando accordi commerciali, “non solo con la Russia, ma anche con altri partners stranieri. Negli ultimi tempi si è aperto anche il mercato americano e questo porterà ulteriore sviluppo. Ci sono progetti di apertura verso l'estero e uno stabilimento come la Cogne deve investire, nei termini che abbiamo già avuto modo di ribadire”. Da alcuni anni la CAS sta sviluppando rapporti commerciali con alcuni importanti Paesi, tra i quali Brasile, Cina, India e Russia.

A motivare la richiesta di Tibaldi è stata la presenza di tecnici russi all’interno dello stabilimento Cogne di Aosta. "Non c'è nulla di ufficiale – ha precisato il capogruppo della CdL –  ma crediamo ci siano delle situazioni che potrebbero lasciar pensare a una tale ipotesi. La presenza russa negli stabilimenti è stata notata. Forse in futuro tali circostanze e supposizioni si potranno tradurre in realtà. Gli investimenti russi in Italia stanno esplodendo in diversi settori e quindi non è così fantasioso ipotizzare la volontà di acquisto della Cogne. Chiediamo di rimanere vigili e monitorare la situazione."

Tra gli altri argomenti discussi questa mattina in Consiglio figurano gli interventi di ammodernamento del sistema di trasporto ferroviario nella Regione (interrogazione del Partito Democratico) e un'interrogazione dell’Arcobaleno relativa al piano di bonifica integrale e urgente della discarica di Brissogne.
Sulla prima questione l’assessore competente Ennio Pastoret ha precisato che al momento i lavori sono in fase di realizzazione e il progetto definitivo dovrebbe concludersi nel dicembre 2008. “Un nuovo accordo quadro è in via di definizione per una serie di interventi. L'accordo prevede altri progetti relativi alla modernizzazione della linea Ivrea-Aosta. L'eliminazione della galleria, poi, prevista attraverso un tratto alternativo, ridurrà i problemi tecnici esistenti. Il progetto di elettrificazione, poi, va avanti e consentirà una migliore percorrenza sulla tratta." Sulla tratta Aosta-Martigny, oggetto dell’interrogazione, "c'è la volontà di riprendere la questione, ha continuato Pastoret, e su di esso c'è l'interesse del Piemonte e della Liguria."

Sul fronte della bonifica della discarica di Brissogne  l’assessore all’Ambiente Cerise non ha fornito elemento di risposta, evidenziado di non averne e che “dalla verifica fatta con gli uffici competenti non esiste alcun progetto di intervento o bonifica della discarica di Brissogne. La documentazione sulla questione non esiste." Ha quindi aggiunto che "le analisi trimestrali dell'Arpa parlano solo di contaminazione biologica tipica delle discariche e non chimica." Polemico e non soddisfatto della mancata risposta è stato il consigliere dell’Arcobaleno Venturella che, nell’evidenziare la singolarità della cosa, ha precisato che “La discarica deve essere svuotata perché contamina il suolo" aggiungendo in chiusura che “Su questo affaire della bonifica della discarica si inseriscono dei problemi che riguardano diverse situazioni poco chiare."

Ad aprire la giornata di lavori del Consiglio regionale è stato questa mattina il dibattito sul Governo. Il presidente della Regione Luciano Caveri, che ha dato il via al dibattito parlando di "solidarietà umana" a Prodi, ha commentato che tuttavia "sul piano politico il suo Governo poco ha dato alla Valle d'Aosta". Ovviamente contenti e soddisfatti per la caduta del Governo sono stati i commenti della Casa delle Libertà. Rammarico per la mancata riforma della legge elettorale è stato espresso dai consiglieri del Partito democratico mentre il gruppo dell’Arcobaleno ha evidenziato la validità dell'azione politica in materia di welfare. Marco Viérin, capogruppo della Stella Alpina, ha invece sottolineato la "mediocrità dell'impegno politico dei parlamentari valdostani".

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