Gruppo Alpe: metà delle entrate va via per il personale. Poche spese di rappresentanza

Anche il gruppo Alpe non trasmette il dettaglio delle singole spese fatte nel 2011, ma un resoconto per macro voci. Massima disponibilità, comunque, da parte della capo gruppo Patrizia Morelli a fornire spiegazioni.
Politica

Per un punto Martin perse la cappa. E, nel dubbio, meglio non esporsi. Così, per evitare di cadere in pericolosi svarioni, salvo pochi casi virtuosi, i gruppi consiliari preferiscono non rendere perfettamente trasparenti i loro conti. Se sia per evitare gaffe o per celare qualche truschino è difficile da dire. E’ un fatto che anche il gruppo Alpe preferisce non trasmettere il dettaglio delle singole spese fatte nel 2011, ma un resoconto per macro voci che dice tutto e dice niente. Massima disponibilità, comunque, da parte della capo gruppo Patrizia Morelli a fornire spiegazioni, seppur a grandi linee.

Nel 2011 il gruppo Alpe ha ricevuto poco più di 98mila euro. Il capitolo di spesa più rilevante riguarda il personale: si spendono circa 51mila euro per pagare quattro dipendenti a tempo parziale: una segretaria e tre collaboratori. 13mila 600 euro se ne vanno per compensi ad esperti, collaborazioni e consulenze. “Qui rientrano ad esempio – dice Morelli – le consulenze legali per l’ineleggibilità dell’assessore Lanièce”. Per l’organizzazione di convegni e conferenze partono 17mila 500 euro: “Rientrano in questa voce – dice la capogruppo – le iniziative Alpi e ecologia e Sommet du Mont Dolent così come le serate tematiche in Aosta e sul territorio”. Per spese postali telegrafiche e di amministrazione sono destinati quasi 14mila euro. Secondo Patrizia Morelli rientrano qui parte delle spese per la postalizzazione del giornale e l’acquisto di computer per la sede. Quasi ridicola, infine, la famigerata voce “spese di rappresentanza” pari esattamente a 2.746 euro laddove per altri gruppi si arriva anche a 50mila euro. Dalle spiegazioni di Patrizia Morelli emerge anche che è stata stipulata una convenzione con il movimento per l’uso della sede del movimento per una somma di 12mila euro.

“Nessuno di noi ha usato i fondi per uso personale – conclude la capogruppo – né ci sono spese per iniziative conviviali”.  

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